Scompenso cardiaco, al via in Liguria un progetto per cure più mirate e appropriate

  • Postato il 16 ottobre 2024
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cuore cardiologia

Genova. “La Liguria ti prende a cuore” e lo fa con un progetto concreto, avviato con una delibera approvata oggi da Alisa. Si tratta di un progetto che affronta una delle sfide più importanti per la salute dei cittadini: lo scompenso cardiaco. Questo nuovo modello organizzativo nasce dalla volontà dell’assessorato alla sanità di Regione Liguria e di Alisa che hanno creduto sin dal primo momento in questo progetto.

“Il nostro impegno – afferma l’assessore alla sanità della Regione Liguria Angelo Gratarola – è quello di rendere ogni cura appropriata e personalizzata. Attraverso l’identificazione dei bisogni di ciascun paziente, infatti, possiamo adattare l’assistenza, garantendo che ognuno riceva l’attenzione necessaria in base al proprio stato di salute. Questo significa cure più mirate, più efficaci e più rapide. Verranno così realizzati ambulatori specializzati solo per lo scompenso cardiaco, in modo da organizzare meglio le visite e ridurre i tempi di attesa. In questo modo i pazienti faranno meno fatica a prenotare, seguendo un programma periodico di visite ed esami”.

“La Liguria – aggiunge Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa – con la sua popolazione che sta invecchiando, non può permettersi di restare indietro: lo scompenso cardiaco è la patologia cronica del cuore più grave e frequente nell’anziano, ma che può colpire più raramente anche i bambini. È per questo che il gruppo di lavoro, coordinato da Domenico Palombo, ha definito una rete informatizzata di Ambulatori dello Scompenso Cardiaco (AMB SC), pensata per garantire a ogni cittadino una sanità più accessibile e più vicina. Il Progetto Scompenso è il primo dei progetti finalizzato a un miglioramento della gestione delle malattie croniche (diabete, patologie respiratorie croniche, ecc.) in armonia con quanto previsto dal PNRR”.

“Nasce così una rete di ambulatori pubblici dedicati allo scompenso cardiaco connessi digitalmente. Ogni Distretto Socio-Sanitario (DSS) – spiega il coordinatore del progetto Domenico Palombo – avrà almeno un ambulatorio di primo livello dedicato, con un rapporto minimo di uno ogni 100.000 abitanti. Questo significa che ogni cittadino, anche nelle aree più lontane, potrà contare su un centro specializzato, un ambulatorio di primo livello, per monitorare e gestire la malattia cardiaca in modo continuativo;  individuare e prevenire peggioramenti prima che diventino gravi; aiutare nella transizione dall’ospedale al territorio, evitando che i pazienti si trovino soli dopo la dimissione”.

Gli ambulatori di secondo livello saranno presenti negli Ospedali e offriranno prestazioni in regime di Day Hospital, riducendo quindi i ricoveri nei reparti e gli accessi inappropriati nei Pronto Soccorso, saranno inoltre collegati con gli ambulatori di terzo livello, situati presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e l’IRCCS Istituto Giannina Gaslini, che garantiranno un’assistenza altamente specializzata per i pazienti più complessi, sia adulti che pediatrici. L’interconnessione digitale velocizzerà la trasmissione di informazioni e permetterà al paziente di accedere a trattamenti specializzati e di qualità, senza il timore di aver dimenticato qualche referto a casa. Il cuore del sistema è la la Centrale Operativa Territoriale (COT), fulcro di questa rete sociosanitaria. Coordinando i vari servizi e professionisti coinvolti, la COT attiverà le risorse necessarie in modo tempestivo e puntuale. “La Liguria ti prende a cuore” significa anche non lasciare mai nessuno indietro.

Autore
Genova24

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