Scomparso Silvano Palmerini: l’imprenditore aquilano aveva 83 anni
- Postato il 22 dicembre 2025
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- Di Paese Italia Press
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L’AQUILA- Ho appreso con profonda tristezza la notizia della morte dell’imprenditore Silvano Palmerini, figura di spicco nel panorama economico e sociale aquilano. La sua scomparsa lascia un grande vuoto non solo nella comunità, ma anche nella nostra famiglia, legata da vincoli di parentela e di affetto alla sua. Il padre di Silvano, Luigi, era cugino di primo grado di mia madre Lina, oltre che parente di mio padre Vinicio. Tra lo zio Luigi e mia madre esisteva un rapporto di confidenza e vicinanza quasi fraterno. Da questo legame è nata una lunga amicizia e il rispetto reciproco tra le nostre famiglie, che ha riguardato tutti i figli di zio Luigi e zia Pietta: Irma, Osvaldo, Silvano, Corradino e Teresa.
Silvano Palmerini era nato il 18 novembre 1942 ad Asmara, in Eritrea, dove i genitori si erano trasferiti negli anni Trenta a lavorare nelle attività civili e nei cantieri di costruzioni avviati dal regime fascista nella sciagurata avventura coloniale nell’Africa Orientale Italiana. Poi nel 1943 la famiglia era rientrata in Italia, con le navi che rimpatriavano i lavoratori civili e le loro famiglie, a seguito della brutta piega che aveva preso in quegli anni per l’Italia la guerra in Etiopia, fino alla sconfitta subita a fine 1941, anche se reparti militari italiani ancora operavano con azioni di guerriglia.
Negli anni Sessanta, Silvano e i fratelli Osvaldo e Corradino, crearono un’impresa di impianti termici e idrosanitari, che operò per diversi anni. Successivamente ciascuno intraprese un percorso autonomo, dando vita a proprie aziende nel settore degli impianti, delle reti idriche e delle costruzioni stradali ed edili. Silvano, in particolare, ha saputo distinguersi per oltre mezzo secolo di attività, coniugando esperienza, qualità e visione imprenditoriale. Da queste radici nacque a L’Aquila il Gruppo Palmerini, articolato in più società (I Platani Srl, COGEA Srl, Pal Impianti e Tecnopolo d’Abruzzo), capaci di operare con rapidità ed efficienza in diversi ambiti delle costruzioni: opere pubbliche e private, prefabbricati in calcestruzzo, strade, fognature, acquedotti, metanodotti e opere di urbanizzazione, gestione e servizi di strutture industriali.
Il Gruppo ha saputo garantire affidabilità e qualità, tanto da ottenere commesse delicate dalla NATO, e ha operato in numerose province italiane (Torino, Milano, Padova, Ravenna, Parma, Ancona, Macerata, Foligno, Rieti, Roma). Dopo il sisma del 6 aprile 2009, Silvano e le sue aziende hanno avuto un ruolo importante nella ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del cratere, contribuendo con competenza e serietà alla rinascita del territorio.
Silvano Palmerini lascia un’eredità fatta di lavoro, serietà e visione imprenditoriale, ma soprattutto di rapporti umani profondi e autentici. La sua figura rimarrà un punto di riferimento nel mondo dell’imprenditoria aquilana. Il Gruppo Palmerini ormai da alcuni anni era affidato al figlio Luigi, mentre la figlia Giuseppina aveva assunto la conduzione dell’Hotel delle Rose, a Paganica, che dopo il sisma del 2009 aveva accolto nell’emergenza numerosi ospiti. Dopo alcuni anni di fermo, la struttura attualmente è in corso di restauro e presto tornerà agibile. Ai figli Luigi e Giuseppina, alle famiglie di Osvaldo, Irma, Corradino e Teresa, ai parenti più prossimi, l’affettuosa vicinanza della mia famiglia.
Goffredo Palmerini
L’Aquila, 17 dicembre 2025
Goffredo
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