Scolmatore del Bisagno, partita da Shanghai la nave con la maxi talpa cinese a bordo
- Postato il 21 novembre 2024
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- Di Genova24
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Genova. È partita dal porto di Shanghai la nave della compagnia armatoriale Cosco con a bordo tutte le componenti della Tbm, la grande talma da 1280 tonnellate che verrà impiegata nello scavo dello scolmatore del torrente Bisagno a Genova per ridurre ulteriormente il rischio di esondazione.
Il macchinario, introdotto nel progetto grazie ad una variante migliorativa approvata nell’autunno 2023 dalla struttura commissariale regionale per le opere contro il dissesto idrogeologico, arriverà nel capoluogo nella prima metà di gennaio e servirà per imprimere una forte accelerazione ai lavori.
Dalla Cina a Genova la nave percorrerà la rotta di circumnavigazione dell’Africa doppiando il Capo di Buona Speranza: una scelta resa necessaria per ragioni di sicurezza legate ai conflitti in corso in alcuni Paesi che si affacciano sul Mar Rosso.
A gennaio nel capoluogo arriveranno anche 12 tecnici cinesi della ditta costruttrice che supervisioneranno per alcuni mesi le fasi sia di montaggio sia di messa in funzione della Tbm per lo scavo meccanizzato.
La talpa pesa complessivamente 1.280 tonnellate e arriverà smontata: il pezzo più pesante è da 198 tonnellate. Tutti i pezzi, una volta arrivati, verranno trasferiti dal porto nell’area di cantiere in Valbisagno, con l’obiettivo di iniziare a utilizzarla in primavera. Anche il trasporto cittadino andrà dunque organizzato con attenzione, visto che il gigantesco macchinario dovrà arrivare nel cantiere tra la Sciorba e via Terpi, attraversando tutta la città.
Proseguono intanto i lavori in cantiere, in particolare per completare la camera di lancio del macchinario all’estremità sud del camerone di montaggi.
I lavori per lo scolmatore del Bisagno dovrebbero terminare a metà 2026, ultima data comunicata anche alla luce dei vari intoppi riscontrati con l’avanzare dei lavori. L’appalto era stato aggiudicato nella prima metà del 2020 e all’epoca la fine era stata fissata per il 2024. La “super talpa” era stata annunciata nel 2022, ma il suo arrivo è stato ritardato di parecchio. A inizio 2023 la struttura commissariale aveva parlato di luglio 2023 per l’inizio dello scavo da parte della talpa, poi di aprile 2024: in mezzo i ritardi di un cantiere “tormentato” che in questi anni ha vissuto diversi stop, come quello seguito all’interdizione per mafia del consorzio ReSearch.