Scolmatore del Bisagno, il 1 ottobre si accende la super talpa: la cerimonia in cantiere con le autorità

  • Postato il 26 settembre 2025
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  • Di Genova24
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Genova. Il progetto per la messa in sicurezza idraulica di Genova attraverso la realizzazione della grande galleria dello scolmatore del Bisagno prosegue. Come anticipato nei giorni scorsi, il prossimo 1 ottobre sarà attivata la Tunnel Boring Machine (T.B.M.), vale a dire la talpa che scaverà fino a corso Italia.

L’attivazione dei macchinari sarà effettuata alla presenza delle autorità presso il cantiere dello scolmatore: all’evento sono previsti gli interventi delle autorità competenti. Saranno presenti il presidente della Regione, in qualità di Commissario di Governo per le opere di contrasto al dissesto idrogeologico, Marco Bucci, l’assessore regionale alla Difesa del Suolo e soggetto attuatore, Giacomo Raul Giampedrone, e l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova, Massimo Ferrante.

La cerimonia vedrà anche la partecipazione dei tecnici della struttura commissariale regionale e dei referenti delle ditte appaltatrici. L’attivazione della T.B.M. dovrebbe segnare l’inizio della fase di scavo del tunnel, un elemento centrale per la realizzazione dell’opera di contrasto al rischio idrogeologico nell’area cittadina.

 

Lo scavo

Secondo quanto comunicato, le operazioni di montaggio del macchinario, del peso complessivo di 1.280 tonnellate, sono in fase conclusiva: una volta a regime, la talpa arriverà a scavare circa 20 metri al giorno. Un dato che, sulla base della lunghezza del tracciato previsto pari a 6.7 chilometri, cuba almeno un anno di lavori di scavo. A questi poi seguiranno le opere di messa in funzione dell’opera, a cui seguirà poi il collaudo. Ne consegue che il tutto dovrebbe diventare quindi operativo nel 2027.

Nel frattempo saranno completati gli scavi, questa volta condotti con metodi tradizionali, del tratto del tunnel di circa 650 metri che collegherà l’opera di presa alla galleria scolmatrice vera e propria. Opere di presa che saranno diverse rispetto a quelle automatiche dello scolmatore del Fereggiano, che entra in funzione al raggiungimento di una certa portata d’acqua: la briglia che scolmerà l’acqua del Bisagno, infatti, prevede una serie di paratie mobili che potranno – e dovranno – essere attivate in base alla contingenza. Le modalità saranno poi definite da un protocollo di Protezione civile studiato ad hoc e terrà conto dei fattori di contesto, tra cui le condizioni meteo-marine durante gli eventi.

Discorso a parte anche per lo sbocco a mare della galleria scolmatrice, che di fatto passerà sotto corso Italia per i suoi ultimi 50 metri. Anche in questo caso lo scavo sarà fatto con metodi tradizionali (previsti in parallelo rispetto ai lavori della talpa, e prevede, oltre che il rinforzo dell’impalcato che sorregge la strada (che in quel tratto di fatto è sopraelevata rispetto al terreno), anche la realizzazione del camerone di raccordo con il tratto terminale dello scolmatore del Fereggiano, con cui condividerà lo “scarico” a mare.

Autore
Genova24

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