Sciopero nazionale per Gaza in tutta Italia: a Milano scontri con la polizia
- Postato il 22 settembre 2025
- Di Il Foglio
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Sciopero nazionale per Gaza in tutta Italia: a Milano scontri con la polizia
Disagi ferroviari, cortei e studenti che bloccano l'accesso ai campus. Soprattutto scene di guerriglia urbana a Milano. È iniziata stamattina una nuova giornata mobilitazione, con uno sciopero generale nazionale indetto dai sindacati di base per chiedere la fine delle ostilità nella Striscia di Gaza e sostenere la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla.
A Milano il corteo è partito alle 10 da piazza Cadorna. Al suo termine, una parte dei manifestanti si è recato verso la Stazione centrale e cominciato a lanciare oggetti e parti di impalcature verso la polizia, che ha cercato di respingerli con cariche di alleggerimento, chiudendo poi i cancelli di ingresso della stazione. I treni per più di un'ora hanno saltato la fermata. Si contano almeno sessanta feriti tra le forze dell'ordine e 23 di questi sono già stati portati in ospedale. Una decina di manifestanti sono stati fermati e portati in questura.
A Roma, gli studenti della Sapienza hanno iniziato a manifestare fin dalle prime ore del mattino e hanno sbarrato tre ingressi principali dell’università, piazzale Aldo Moro, via De Lollis e viale dell’Università. “La Sapienza è al fianco della Global Sumud Flotilla” è lo slogan lanciato dai collettivi universitari e dal movimento Cambiare Rotta. Poi gli studenti si sono mossi in corteo verso piazza dei Cinquecento. A Termini si sono verificati i disordini maggiori, con i manifestanti che hanno tentato di bloccare la stazione. Una parte del corteo si è poi recata sulla tangenziale est occupando una corsia. Scioperano anche negozi di ogni genere e ristoranti.
A Napoli è partito questa mattina un corteo di studenti raggruppato in piazza Mancini, poco distante dalla stazione centrale e un altro partirà nel pomeriggio con sindacati e studenti nell'area dell'ex Base Nato, a Bagnoli. Sul fronte dei trasporti, Anm ha informato che sono sospese la Funiculare centrale e di Chiaia.
A Bologna il corteo è partito da Piazza Maggiore e, dopo aver percorso via Stalingrado, è arrivato in tangenziale e Autostrada, che sono state completamente bloccate. In "100mila ci siamo presi la tangenziale di Bologna", si sente dai megafoni che animano il corteo.
A Torino, gli studenti hanno bloccato l’ingresso del Campus universitario Einaudi, e sit-in sono programmati anche in altre sedi scolastiche e universitarie. La circolazione ferroviaria è ancora sospesa alla stazione di Torino Porta Nuova, dove questa mattina un gruppo di manifestanti ha occupato i binari dirigendosi poi verso la stazione ferroviaria di Torino Lingotto.
La protesta non coinvolge solo le università: nei porti di Genova, Trieste, Livorno, Ravenna, Ancona e Piombino sono in corso blocchi e presidi per impedire il transito di merci dirette in Israele. A Genova, in particolare, il sindacato ha segnalato l’arrivo della nave Joanna Borchard al terminal Spinelli, e ha dichiarato che lo sciopero servirà anche a vigilare su eventuali operazioni di carico. A Ravenna, nei giorni scorsi, due container destinati a Israele erano già stati bloccati dai lavoratori.
Anche il settore ferroviario è fortemente coinvolto: hanno aderito allo sciopero i dipendenti del Gruppo Fs con Trenitalia (a eccezione della Calabria), insieme al personale di Italo e Trenord. Lo stop è in vigore dalle 00:00 alle 23:00, con possibili cancellazioni e ritardi in tutta la rete nazionale.
Le forze dell’ordine stanno monitorando con attenzione obiettivi sensibili e siti collegati a Israele. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ha parlato di un’adesione allo sciopero “sotto il 7 per cento” e ha invocato una revisione delle norme sul diritto di sciopero. Secondo i dati da lui riportati, per quanto riguarda l’alta velocità, ci sarebbe stata la soppressione di un solo treno, mentre sui convogli regionali si registrerebbe un blocco del servizio pari al 25 per cento. Il ministro ha poi ricordato che la prossima settimana sono in programma 44 scioperi: 23 di carattere nazionale, su cui il governo non può intervenire direttamente, e 21 a livello locale. Nonostante ciò, ha sottolineato come i numeri siano in calo rispetto alle precedenti mobilitazioni. “Vigiliamo affinché ogni proclamazione sia conforme alle regole vigenti, ma occorre aprire un confronto costruttivo per rivedere l’attuale disciplina. Nessuno vuole limitare il diritto allo sciopero ma è il momento di riflettere seriamente sul suo funzionamento”, ha detto.
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