Sciopero delle farmacie private, oltre 200 lavoratori in piazza a Genova: “Vogliamo dignità”
- Postato il 6 novembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Oltre 200 persone in piazza nel centro di Genova per lo sciopero dei dipendenti delle farmacie private, protesta indetta dalle federazioni di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Obiettivo della mobilitazione il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto il 31 agosto 2024.
I lavoratori si sono dati appuntamento sotto la prefettura, poi hanno occupato temporaneamente Corvetto con un mini-corteo che ha fatto due volte il giro della piazza. Il presidio rimarrà in largo Lanfranco fino alle 13. “Senza collaboratori la farmacia si ferma. La salute non si svende: dignità e contratto ci spettano!“, si legge su uno dei cartelli esposti.
Lo sciopero, indetto dalle federazioni di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, segue l’esito negativo della procedura di raffreddamento e conciliazione svolta il 20 ottobre scorso, dopo la rottura del tavolo negoziale con l’associazione datoriale di settore Federfarma, che continua a mostrarsi “indisponibile a riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori dipendenti dai propri associati incrementi retributivi e soluzioni normative in linea con l’aumento del costo della vita, rispondenti alle caratteristiche professionali degli stessi e confacenti al contesto lavorativo nel quale operano”.
Le tre organizzazioni sindacali ricordano che “le farmacie private sono un presidio sanitario e sociale essenziale per il Paese“, e che “il servizio offerto va ben oltre la dispensazione dei farmaci”. “La professionalità delle farmaciste e dei farmacisti rappresenta il primo punto di riferimento per milioni di cittadini in tema di salute, assistenza e prossimità sanitaria – sottolineano –. Il ruolo professionale delle lavoratrici e dei lavoratori delle farmacie merita rispetto e riconoscimento concreti, non parole vuote”.
Le tre federazioni ribadiscono di “aver sempre perseguito un confronto costruttivo, avanzando proposte concrete e sostenibili per un rinnovo contrattuale che garantisca: giusti adeguamenti salariali; migliore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro; riconoscimento della professionalità, anche in relazione alla farmacia dei servizi; percorsi formativi volti a valorizzare le competenze del personale”.