Sci Alpino, parte la Coppa del Mondo: Sofia Goggia terzo incomodo tra Shiffrin e Gut-Behrami, Odermatt senza rivali
- Postato il 24 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Il Rettenbach apre le porte della nuova stagione, e che stagione: è quella che porta a Milano-Cortina, l’appuntamento che da un quadriennio ormai è nella mente di tantissimi atleti, e che per l’Italia rischia di tramutarsi da subito in una sorta di incubo. Perché non bastava già il tremendo infortunio patito lo scorso aprile da Federica Brignone, a poche ore dal via della nuova annata è arrivato quello altrettanto grave di Marta Bassino. Due carte da medaglia evaporate prima ancora di cominciare, con ripercussioni pesanti anche sulla stagione di Coppa del Mondo.
- Brignone, un trovo vacante: Shiffrin vuole riprenderselo
- Goggia può sognare la coppa generale? Lo si capirà presto...
- Odermatt fa un altro sport, anche se aumentano le gare tecniche
- Collomb e Franzoni, l'Italia prova a guardare al futuro
Brignone, un trovo vacante: Shiffrin vuole riprenderselo
Brignone e Bassino faranno di tutto per esserci sulle Tofane, quando a febbraio andranno in scena le gare femminili dei giochi olimpici, ma per ora possono solo lavorare (Marta deve ancora cominciare la riabilitazione) e sperare in un miracolo.
La Coppa del Mondo sarà invece affare altrui, e già domani si comincerà a capire chi potrà ambire al regno lasciato vacante da Federica. A Soelden, Alice Robinson e Mikaela Shiffrin saranno le atlete da battere: in gigante sono una spanna superiori alla concorrenza, con le sole Sara Hector e Lara Gut-Behrami in grado di poter pensare di impensierirle sul lungo periodo.
Lara Colturi, che è italiana battente bandiera albanese (la storia la conoscono tutti, inutile tornarci sopra…), e Thea Louise Stjernesund di tanto in tanto potrebbero mettersi in mezzo, e chissà se Sofia Goggia non riesca davvero a trovare quella continuità di rendimento anche in gigante, che potrebbe anche farle pensare di alzare un po’ di più l’asticella, e quindi puntare alla coppa generale. Utopia o mondo reale?
Goggia può sognare la coppa generale? Lo si capirà presto…
Sofia da anni non trascorreva un’estate sugli sci senza accusare il benché minimo fastidio, e tantomeno senza rinunciare ad allenarsi. A 33 anni, la bergamasca sa che questa potrebbe essere la stagione chiave della sua carriera: Milano-Cortina è l’obiettivo principale, quello che non può essere sacrificato sull’altare di nessuna gara di Coppa del Mondo, ma la sfera di cristallo potrebbe comunque impreziosire una carriera che vanta già un oro e un argento olimpico, anche se vincere sulle nevi italiane avrebbe tutto un altro sapore.
La Coppa del Mondo sulla carta dovrebbe essere un affare tutto interno tra Mikaela Shiffrin e Lara Gut-Behrami: la statunitense viene da due stagioni difficili, segnate da cadute e infortuni, ma pur rinunciando alle gare di discesa (e centellinando i supergiganti) tra i pali stretti potrebbe tornare a dettare legge.
L’elvetica ha annunciato che questa sarà la sua ultima stagione a livello agonistico: rispetto a Shiffrin correrà sia in discesa che in supergigante a pieno ritmo, e in gigante sa farsi rispettare. Goggia seguirà il medesimo programma di Lara: l’assenza di Brignone libererà spazi nelle gare veloci, e chissà che strada facendo Sofi non possa far tornare i conti…
Odermatt fa un altro sport, anche se aumentano le gare tecniche
A livello maschile, si lotta solo per la piazza d’onore: nonostante un calendario sempre più folle, con 12 slalom e in generale molte più gare tecniche che veloci, Marco Odermatt (allergico ai pali stretti) può solo buttare via una coppa che sa essere già sua.
Troppo superiore lo svizzero in discesa e supergigante per pensare di avere rivali: Franjo von Allmen nelle gare veloci e Loic Meillard in quelle tecniche possono ambire a fare benone, ma non sembrano avere le carte in regola per reggere il ritmo del connazionale.
Unico non svizzero con ambizioni di primi posti è Henrik Kristoffersen, che pure fa solo gigante e slalom, mentre Lucas Pinheiro Braathen dopo la stagione di ritorno può continuare a crescere (gareggia per il Brasile: già solo questo lo rende unico nel suo genere).
Collomb e Franzoni, l’Italia prova a guardare al futuro
E l’Italia? Detto di Sofia Goggia, rimasta l’unica atleta in grado di competere per coppe di specialità o quant’altro, senza Brignone e Bassino ha perso due colonne portanti. La crescita di Giorgia Collomb in campo femminile e quella di Giovanni Franzoni tra i maschi sono le uniche possibili note a margine.
Dominik Paris resta il faro della velocità azzurra, e se starà bene la sua ancora potrà dirla. Alex Vinatzer dovrà decidere cosa fare da grande (si, ma ha ormai 27 anni…), se concentrarsi sullo slalom o sul gigante, Luca De Aliprandini proverà a combinare qualcosa in gigante, mentre Elena Curtoni proverà a ritagliarsi i suoi spazi nelle gare veloci.
Le sorelle Delago, Asja Zenere e Lara Della Mea tra le donne e Filippo Della Vite tra gli uomini sperano di continuare a crescere e maturare. Ma in generale sarà un’annata dura, viste le premesse.