Sci Alpino, a Soelden per l'Italia è buio totale: Goggia inforca, solo Zenere qualificata alla seconda manche
- Postato il 25 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Al peggio non c’è fine: non bastassero già i forfait di Federica Brignone (comunque al parterre a incitare le compagne) e Marta Bassino, c’ha pensato Sofia Goggia a rincarare la dose. Perché è stata proprio la bergamasca la prima atleta della stagione 2025-26 a vedere scritto DFN accanto al suo nome: un’inforcata col braccio destro su una porta verso sinistra, più o meno a metà del muro del Rettenbach, è costato il primo zero stagionale alla fuoriclasse azzurra, che ha così inaugurato la stagione che porta a Milano-Cortina con una caduta che (almeno questa è una buona notizia) non ha avuto alcuna conseguenza. Ma che la dice lunga sul momento attraversato dalla squadra femminile di sci alpino.
- Scheib rifila distacchi abissali. Bene Shiffrin, benino Gut
- Italia, resa incondizionata: solo Asja Zenere tra le prime 30
Scheib rifila distacchi abissali. Bene Shiffrin, benino Gut
A Soelden, dove c’è tanta neve anche ai lati della pista (non sempre una consuetudine di questi tempi), a sorpresa davanti a tutte c’è l’austriaca Julia Schieb. Non proprio la più attesa delle protagoniste: vero, un anno fa fece terza nel gigante d’apertura vinto da Federica Brignone davanti ad Alice Robinson, ma poi non seppe ripetere quell’exploit.
Stavolta ha letteralmente dominato, infliggendo pesanti distacchi alle rivali: a 1”28 c’è Paula Moltzan, a 1”32 Zrinka Ljutic, a 1”34 Lara Colturi, che dimostra di essere in costante crescita in una stagione che in un modo o nell’altro potrebbe proiettarla definitivamente nel gotha del circo bianco. Subito dietro, a 1”54, Lara Gut-Behrami, una delle grandi favorite della vigilia.
L’altra grande attesa, cioè Mikaela Shiffrin, ha comunque dimostrato di essere sul pezzo: scesa col numero 19, la statunitense s’è piazzata appena alle spalle dell’elvetica, staccata di 15 centesimi (ed essendo scesa 14 atlete dopo, non un cattivo risultato). Più indietro Alice Robinson, staccata di 2”14 dalla testa, e Camille Rast, che paga 2”23 su un pendio condizionato anche da visibilità ridotta fin sul muro.
Italia, resa incondizionata: solo Asja Zenere tra le prime 30
Se c’era bisogno di una conferma, quella è arrivata: per l’Italia l’inizio di stagione 205-26 è decisamente da dimenticare, e non soltanto per la scivolata di Sofia Goggia. Anche Lara Della Mea non ha concluso la propria prova: delle migliori 30, le uniche a non aver concluso la manche sono state proprio le due atlete italiane.
La migliore, nonché unica qualificata per la seconda manche, è Asja Zenere, che ha chiuso 19esima a poco meno di tre secondi da Schieb. Tutte le altre sono fuori dalle 30: da Giorgia Collomb, addirittura 44esima a 5”23, a Ilaria Ghisalberti, dietro alla compagna di 12 centesimi, con Laura Steinmair che le ha precedute al 41esimo posto a 5”07 secondi.
Più indietro le esordienti Giulia Vallerani (50esima a 5”90), Sophie Mathiou (52esima a 6”53) ed Elisa Platino (53esima a 7”08). Insomma, senza Brignone e Bassino anche in gigante è buio pesto. E la stagione di Coppa del Mondo è soltanto all’inizio…