“Schermi Cinema Multipiazza” a Cosenza, Cristiano Caccamo: «Il contatto con il pubblico è prezioso»

  • Postato il 13 settembre 2025
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“Schermi Cinema Multipiazza” a Cosenza, Cristiano Caccamo: «Il contatto con il pubblico è prezioso»

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“Schermi Cinema Multipiazza”, la rassegna cinematografica itinerante ideata da Mauro Lamanna, ha fatto tappa a Cosenza. Ospite d’eccezione, l’attore Cristiano Caccamo. Nell’intervista, l’artista originario di Taurianova racconta curiosità e dettagli di una carriera poliedrica che lo ha visto spaziare tra teatro, cinema e televisione.


COSENZA – Il cinema scende in piazza, sotto il cielo stellato di Cosenza, tra la curiosità e l’entusiasmo della gente. La rassegna itinerante “Schermi Cinema Multipiazza”, ideata da Mauro Lamanna e giunta alla sua quinta edizione, ha regalato una serata indimenticabile al quartiere San Vito. Ospite d’eccezione: Cristiano Caccamo, attore capace di conquistare il pubblico con talento, spontaneità e un sorriso contagioso che illumina lo schermo. Caccamo ha introdotto il cult intramontabile della commedia italiana, “Il ciclone” di Leonardo Pieraccioni, un film che continua a strappare risate e a unire generazioni con la sua irresistibile magia. La proiezione, in via S. Albo all’incrocio con via Andrea Cefalì, è stata molto più di un film: una vera e propria festa che ha acceso la piazza di energia e allegria.

Nato a Taurianova, Cristiano Caccamo ha costruito una carriera poliedrica tra teatro, cinema e televisione. Dal debutto teatrale nel 2010 con “Ciechi”, trasposizione del romanzo “Cecità” di José Saramago, al ruolo da protagonista nella serie per ragazzi “Anastasia Love Dance” (2013), fino al cinema con “La voce oscena” e “Cenere” (2014). La televisione lo consacra: Cosimo in “Questo è il mio paese” (2015), Quinto ne “Il Paradiso delle Signore”, medico ne “Che Dio ci aiuti”, Giovanni in “Don Matteo”, e una lunga serie di progetti tra film e serie di successo. Nel 2020 ha partecipato a “Celebrity Hunted: Caccia all’uomo” su Amazon Prime, e tra i prossimi impegni c’è la serie “Non è un paese per single” su Prime Video. Prima della proiezione, Caccamo ha regalato al pubblico alcuni momenti di autentica vicinanza: foto, selfie e autografi, intrecciando sorrisi e parole che hanno trasformato la piazza in un set a cielo aperto.

Cristiano Caccamo, cosa significa tornare in Calabria e incontrare il pubblico in piazza?

«Sono felicissimo. Non è la prima volta che partecipo a questa iniziativa, ideata da un caro amico, Mauro Lamanna, con cui ho studiato recitazione. Vedere un progetto nato a Catanzaro crescere e arrivare in tutta Italia è un regalo meraviglioso. Venire a Cosenza è stato un piacere immenso».

Come mai la scelta de “Il Ciclone”?

«Tutti avrebbero scelto film autoriali. Io ho optato per un film che mi fa stare bene, uno di quelli che guardavamo ai tempi dell’accademia. Era il nostro “comfort film”: ci faceva ridere, ci rendeva felici. È stata una scelta di cuore, più che artistica».

A distanza di tanti anni, questo film continua a regalare fragorose risate e a mantenere intatta la sua magia. C’è una scena che l’ha colpita in particolare?

«Non saprei indicarne una in particolare. Ci sono le scene iconiche del tavolo, ma direi che è il film nel suo insieme e l’idea di famiglia che trasmette a colpirmi di più».

Cristiano Caccamo, tra i personaggi che ha interpretato, quale ruolo custodisce nel cuore?

«I primi: Cosimo in “Questo è il mio paese”, la mia prima serie, e poi Quinto ne “Il Paradiso delle Signore”, un personaggio balbuziente».

Un aneddoto da backstage?

«All’inizio Quinto non era balbuziente. Io ho deciso di farlo così il primo giorno di set, giocando con le altre attrici, e poi l’ho proposto alla regista. Le è piaciuto, e così è nato il personaggio».

Cosa bolle in pentola? Prossimi progetti?

«Non posso dire molto per scaramanzia. A ottobre inizierò un nuovo film e a dicembre uscirà “Non è un paese per single” su Prime Video».

Cinema, televisione o teatro?

«A me piace fare tutto. Ognuno ha un fascino diverso».

Abbiamo scoperto anche un suo lato comico…

«Ho fatto “LOL”, ma non ero bravissimo. Pazienza: il fallimento fa parte della vita e ci sta».

Cristiano Caccamo, quali emozioni le suscita il film in piazza?

«Vivere un film all’aperto, in un contesto diverso dal cinema, ti fa entrare in contatto diretto con l’energia della piazza. È un’esperienza unica, intensa e coinvolgente».

Prima della proiezione del film, ha condiviso con gli spettatori foto, selfie e autografi. Quanto è importante il contatto con il pubblico?

«È fondamentale: fuori dal contesto del cinema, il film diventa parte della realtà della città, dell’agorà. Il contatto con il pubblico, tra foto, selfie e autografi, è sempre prezioso. Le occasioni per incontrare le persone sono momenti unici, a teatro, nella vita di tutti i giorni o in eventi pubblici come questo, e lasciano sempre un ricordo speciale».

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