"Sceneggiata, protesta da operetta: comportatevi da magistrati!": l'Anm spianata dalla pm Masia
- Postato il 28 gennaio 2025
- Di Libero Quotidiano
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"Sceneggiata, protesta da operetta: comportatevi da magistrati!": l'Anm spianata dalla pm Masia
"Una sceneggiata, una protesta da operetta": così Donatella Masia, magistrata in servizio alla procura di Asti dopo decenni a Torino, parlando col Foglio, ha definito la protesta dell'Associazione nazionale magistrati (Anm). Le toghe, in particolare, nel giorno dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, celebrato in diverse città d'Italia, hanno deciso di abbandonare le aule quando a prendere la parola erano esponenti di governo. Un modo per esprimere il loro dissenso nei confronti della riforma della Giustizia. Masia non solo non ha partecipato all'iniziativa, ma l'ha anche definita "inammissibile sul piano dell'educazione e del rispetto istituzionale”. "Un magistrato nelle sedi istituzionali deve comportarsi da magistrato - ha spiegato - se ha qualcosa da dire lo dice nelle forme e nei modi opportuni”.
Secondo lei, insomma, la protesta avrebbe dovuto svolgersi diversamente, esprimendo a parole eventuali critiche. “L'Anm è il sindacato dei magistrati - ha proseguito la magistrata - ma anziché occuparsi delle questioni sindacali si occupa di questioni ideologiche”. Masia, tra l'altro, non sarebbe l'unica a pensarla in questo modo, come lei stessa ha spiegato: "Ci sono tanti colleghi che la pensano come me, solo che non si esprimono. Siamo la classica maggioranza silenziosa”. In generale, comunque, la pm sembra proprio non gradire le iniziative del sindacato delle toghe: “L'Anm è stata la fucina di tutti gli accordi sottobanco per gli incarichi ai vertici degli uffici giudiziari da decidere al Csm, come ormai è noto a tutti”.
Ma la protesta dell'Anm non si limita a quanto successo alle cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario. Il direttivo del sindacato, infatti, ha già deciso di proclamare uno sciopero contro la riforma costituzionale per il 27 febbraio. Una forma di protesta neanche tanto giusta secondo Masia: “Che un potere dello stato scioperi contro lo stato è paradossale. A ogni modo, penso che per la magistratura, anche soltanto dal punto di vista estetico, sia una cosa negativa”. Parlando della riforma costituzionale tanto criticata dai colleghi, invece, la pm ha affermato: “Penso che dopo l'adozione nel 1989 del sistema processuale accusatorio, seppure non puro, il fatto che il pm continui a far parte della stessa categoria dei giudici non abbia senso. Il pm ha assunto un ruolo di parte molto spiccato. Per questo la separazione delle carriere non è una bestemmia, anzi è assolutamente concepibile”. Una critica, comunque, l'ha espressa pure lei: "Dico anche che non è questa la riforma che serve per far funzionare la giustizia. Sarebbe meglio concentrarsi su altro, ma capisco che i partiti che ora sono al governo si sono dati le proprie priorità”.
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