Savona ricorda: “Strappi nel Tempo”, una mostra tra memoria e storia

  • Postato il 22 aprile 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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fortezza priamar savona

Savona. Una città ferita ma mai spezzata. Con la mostra “Strappi nel Tempo – Immagini e voci dalla storia profondamente legati con la nostra memoria”, Savona riapre una delle pagine più dolorose e al tempo stesso più significative della sua storia recente: gli attentati terroristici che tra il 1974 e il 1975 hanno scosso la città e i suoi cittadini. Attraverso un percorso espositivo di 14 pannelli tematici, arricchiti da fotografie d’epoca e scatti contemporanei, la mostra ripercorre i luoghi, i volti e le emozioni legati a quei tragici eventi, offrendo un viaggio nella memoria collettiva.

Il simbolo scelto per rappresentare l’intera iniziativa è il monumento alla Resistenza di Agenore Fabbri, inaugurato proprio nel 1974: un uomo nudo, ferito, ma capace di piegare le sbarre che lo imprigionano, come metafora della città che ha saputo resistere, rispondere e rialzarsi.

Il biennio al centro della mostra fu segnato da tensioni profonde, riflesso del clima violento e contraddittorio dell’Italia degli “anni di piombo”. Savona, in quei mesi, fu teatro di una serie di attentati dinamitardi ancora oggi senza colpevoli ufficiali, ma ricollegabili – secondo alcune teorie – a operazioni rientranti nella più ampia “strategia della tensione”.

Ma “Strappi nel Tempo” non è solo un’esposizione storica: è un atto di memoria attiva, costruito con passione e rigore dagli studenti della classe 4ASC, guidati dalle professoresse Elisa Falce e Margherita Lequio, con il contributo di numerosi testimoni, studiosi e istituzioni locali. Un progetto didattico, civico e umano che vuole restituire voce a quei giorni, rendendo la memoria un ponte tra generazioni.

Un ringraziamento speciale va a chi ha reso possibile tutto questo: tra gli altri, l’ISREC con il presidente Mauro Righello e il prof. Angelo Maneschi, l’avvocato Giambattista Petrella, che ha raccontato la figura e il lavoro del padre, il giudice Antonio Petrella, protagonista delle prime indagini. Fondamentale anche il supporto della dirigente dell’ISS Boselli Alberti Mazzi ni Da Vinci Maria Laura Tasso e del corpo scolastico, oltre all’impegno degli alunni coinvolti, veri protagonisti di questo viaggio nella storia della loro città.

Come ha ricordato recentemente il sindaco Marco Russo, Savona ha motivo di essere orgogliosa del proprio passato e della propria capacità di resistere: ieri, oggi e – perché no – anche domani.

La mostra è aperta al pubblico, con ingresso gratuito, dal 25 al 28 aprile dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 17.30 presso la fortezza del Priamar, Palazzo del Commissario.

Autore
Il Vostro Giornale

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