Savona, Lirosi: “Vespa velutina agisce in modo sempre più aggressivo, serve un intervento della Regione”

  • Postato il 24 dicembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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nido vespa velutina

Savona. “Partecipando, quasi casualmente, ad una riunione di apicoltori, sono venuto a conoscenza di un problema poco noto ai più, ma da tenere in viva considerazione: la presenza nel nostro territorio della Vespa Velutina, che agisce in modo sempre più aggressivo. Vista la gravità e l’urgenza è auspicabile un interessamento della Regione, che può legiferare in proposito”. A dirlo è il presidente del consiglio comunale di Savona Franco Lirosi.

“Proveniente dalla Cina, ha fatto la sua comparsa in Europa (in Francia) nel 2004 e poi si è spostato in Spagna, in Inghilterra, in Portogallo e, dal 2012, anche in Italia. La Vespa Velutina si presenta più scura e leggermente più piccola del calabrone, ha una banda gialla verso la parte terminale dell’addome e una stretta linea gialla nel vitino. Le estremità delle zampe (lunghe) sono colorate di giallo. Nutre le proprie larve principalmente con le parti più proteiche delle api, che cattura e smembra, provocando così la scomparsa degli alveari. E danneggia anche gli alberi da frutta e gli orti, dovendo nutrirsi altresì di sostanze zuccherine. Notevole anche il pericolo per la popolazione essendo insetti molto aggressivi: possono attaccare in gruppo una persona che si avvicina inavvertitamente al nido”.

“Questi – aggiunge – possono ormai trovarsi anche nei centri urbani: nei giardini, sotto i ponti e sui tetti, sono ben visibili e assumono una forma sferica irregolare, anche di notevoli dimensioni. A Savona sono stati avvistati e accertati recentemente (dai volontari di Garfagnana Vespa Velutina) alla Villetta (un nido nel parcheggio davanti all’ospedale San Paolo e uno nei giardini Badel), a Villapiana (in via San Lorenzo), a Santa Rita (corso Ricci) e alla periferia di Zinola. Il nido viene fondato a Primavera dalla regina, che depone le uova. Quando le operaie diventano adulte, incominciano a portare cibo alla comunità e in autunno inoltrato il ciclo biologico del nido volge al termine. Gli unici individui che sopravvivono sono le nuove regine che, dopo essere state fecondate, abbandonano il nido e cercano un riparo per l’inverno nell’area circostante. Perciò, per evitare il proliferare della Vespa Velutina, è basilare eliminare i nidi prima della fine del ciclo biologico, evitando così la loro proliferazione”.

“Importante è anche il monitoraggio, molto semplice, al fine di catturare il maggior numero di regine – prosegue -. Basta utilizzare una bottiglia di plastica, con un foro laterale, inserendo poche dita di birra alcolica, da rinnovare ogni 10 giorni. Le stagioni indicate sono Primavera e Autunno. In sostanza, il problema è ormai grave, anche perchè nessuno se ne interessa ufficialmente e, conseguentemente, la Vespa Velutina amplia velocemente la sua zona e danneggia sempre più coltivazioni da frutta, orti e alveari”.

“In zona agisce una associazione di volontari (Garfagnana Vespa Velutina, garfagnanavelutina@gmail.com 3406573908 e 3334543343) che, a proprie spese, si dota delle attrezzature necessarie (apparecchi d’intervento e vestiari adatti) e, a titolo gratuito, effettua interventi di monitoraggio e neutralizzazione dei nidi”, conclude.

Autore
Il Vostro Giornale

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