Savona, al Della Rovere si smembrerà una seconda. Famiglie e insegnanti: “Preoccupati”. La dirigente: “Dispiace che i ragazzi siano considerati numeri”
- Postato il 5 maggio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. La classe 2C dell’indirizzo di Scienze Umane di Savona, del Liceo Statale Giuliano Della Rovere, verrà smembrata e così per l’anno accademico 2025/2026 avverrà la ripartizione degli studenti di tale classe tra le altre omologhe.
E’ quanto si apprende dalla circolare del 29 aprile inviata dalla dirigente scolastica, la professoressa Monica Carretto, agli alunni e alle loro famiglie. Una scelta obbligata “visto l’organico assegnato dall’USP (Ufficio Scolastico Provinciale) di Savona a questo istituto per l’A.S. 2025/2026, si rende necessario procedere all’accorpamento delle future classi terze dell’indirizzo Scienze Umane: in particolare è stato rilevato che tre classi presentano una consistenza numerica inferiore al limite minimo previsto dall’art.17 del D.Lgs. 81/2009 (art 17 comma 1: le classi intermedie sono costruite in numero pari a quello delle classi di provenienza degli alunni, purché siano formate con un numero medio di alunni non inferiore a 22; diversamente so procede alla ricomposizione delle classi secondo i criteri indicati all’articolo 16)“.
Una notizia che ha scosso in primis i 18 alunni della classe, poi gli insegnanti e le loro famiglie. Giorni di stress e di preoccupazione quelli che stanno affrontando i giovani studenti sui quali è caduta la scelta dello smembramento. Ma anche per i loro professori che vedono altre problematiche, legate soprattutto alla qualità dell’insegnamento: “Così si perde la continuità didattica nella maggior parte dei casi – l’allarme lanciato dagli insegnanti – si ledono diversi diritti degli studenti. Sappiamo che la nostra dirigente non c’entra nulla, ma siamo preoccupati”.
Le future classi terze, in seguito allo smembramento della 2C, avranno (in media) 27 alunni: “Qua c’è una questione che riguarda il diritto allo studio di qualità – aggiungono gli insegnanti – per noi diventa difficile seguire bene 27 alunni, non si garantirà più un’istruzione di qualità come richiesto invece dal Ministero dell’Istruzione”.
Un ulteriore problema sollevato dagli insegnanti riguarda quello dell’inclusione di soggetti fragili: “Gli studenti che appartengono a questa categoria hanno più difficoltà ad inserirsi, a volte ci mettono mesi o anni. Questi ragazzi sono al secondo anno di Liceo e hanno trovato, da poco, il loro equilibrio, la loro dimensione – sottolineano – adesso dovranno subire un’ulteriore cambiamento dopo solo due anni, non sarà facile. Siamo preoccupate di tutto”.
Ciò che desta perplessità anche da parte del corpo docente riguarda il fatto che un altro indirizzo del Liceo, il Made in Italy (che consente di approfondire lo studio dell’economia e del diritto), abbia classi con un numero di studenti che si aggira intorno alla decina ma resteranno così anche per l’anno prossimo, evitando lo smembramento: “Non capiamo come sia possibile eppure anche in questo caso il decreto ministeriale (81/2009) parla chiaro all’art 16 (comma 1: le classi del primo anno di corso degli istituti e scuole di istruzione secondaria di II grado sono costituite, di norma, con non meno di 27 allievi. A tal fine la previsione del numero delle classi del primo anno di corso in funzione nell’anno scolastico successivo deve essere formulata dividendo per 27 il numero complessivo di alunni iscritti nell’istituto o scuola e tenendo conto dei seguenti elementi di valutazione; comma 6: fermo restando quanto previsto dal comma 5, è consentita la costituzione di classi iniziali articolate in gruppi di diversi indirizzi di studio, purché le classi stesse siano formate da un numero di alunni complessivamente non inferiore a 27 e il gruppo di alunni di minore consistenza sia costituito da almeno 12 unità)”.
Oltre alla preoccupazione degli insegnati, c’è quella dei genitori che vedono in questo smembramento la rottura di una continuità progettuale basata su un percorso di cinque anni: “Siamo molto preoccupati poiché è stato impostato un ottimo lavoro di gruppo, da parte dei professori, sulla base di un percorso di cinque anni. Ora, neanche a metà di questo percorso didattico, c’è una brusca rottura. Vogliamo che lo smembramento non avvenga, non soltanto per non rompere i legami di amicizia, ma proprio per una questione didattica e di formazione. Vogliamo capire il perché di questa scelta, pur consapevoli che la dirigente non ha alcuna responsabilità. Vogliamo, dagli organi competenti, rassicurazioni e spiegazioni”.
La redazione di IVG ha contatto anche la dirigente dell’istituto, la professoressa Monica Carretto, per avere ulteriori spiegazioni a riguardo: “Purtroppo io non posso farci nulla – afferma – non è una mia scelta ma arriva da parte dell’ufficio scolastico provinciale che deve rispettare comunque il decreto ministeriale”.
“Mi dispiace molto che i ragazzi siano considerati numeri, che su di loro si abbatta la rigida logica dei numeri ma ho provato a trovare una soluzione con l’USP ma purtroppo non si può fare diversamente – aggiunge – ci saranno parecchi tagli anche al personale e ciò avrà ripercussioni sulla nuova formulazione delle classi. Il numero delle classi deve essere conforme al numero dei docenti che si ha a disposizione senza dimenticare che art 17 del D.Lgs. 81/2009 detta regole ben precise sul numero minimo di alunni che devono avere le classi intermedie”.
La dirigente risponde anche sulla questione dell’indirizzo Made in Italy: “Ho provato a trovare una soluzione anche in questo caso per far si che la classe 2C non venga smembrata ma è un indirizzo nuovo, che abbiamo praticamente solo noi ed e in fase di avvio, e per questo va “tutelato”“.
“Voglio però assicurare i ragazzi e dire loro che cercheremo in tutti i modi di salvaguardare le amicizie e i legami che si sono creati – conclude – perché siamo consapevoli del disagio che creiamo ma non per nostra volontà”.
Al fine di salvaguardare le relazioni preferenziali, si chiederà agli studenti della 2C di indicare alla docente coordinatrice di classe, la professoressa Tremolio, il compagno o la compagna con cui si intende essere abbinati: tale scelta dovrà avere carattere di reciprocità. L’assegnazione degli studenti tra le classi parallele avverrà successivamente alle operazioni di scrutinio finale al fine di formare gruppi classe numericamente equivalenti. Tale operazione avverrà mediante estrazione a sorte in seduta aperta ai genitori della classe 2C in data che verrà comunicata agli interessati mediante avviso in bacheca.
La dirigente ed il suo staff saranno a disposizione per eventuali chiarimenti e confronti sulle procedure da intraprendere il giorno mercoledì 14 maggio alle ore 15 presso l’Aula Magna dell’Istituto.