Saverio Romano e gli altri: chi sono tutti gli indagati nell’inchiesta per i presunti appalti truccati nella sanità in Sicilia

  • Postato il 4 novembre 2025
  • Giustizia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Nell’inchiesta della procura di Palermo su un presunto sistema di appalti pilotati nella sanità siciliana, non c’è solo il nome dell’ex governatore Totò Cuffaro. L’applicazione della misura cautelare è stata chiesta anche per altre 17 persone: tra loro ci sono politici e numerosi dirigenti sanitari accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione. Tra questi figura un politico di lungo corso come Saverio Romano, che con Cuffaro condivide la lunga militanza nello scudo crociato da discepoli dell’ex ministro agrigentino Calogero Mannino.

Saverio Romano – Attualmente Romano è deputato di Noi moderati, partito del quale è coordinatore dal 2023. Alla Camera era stato già presente per quattro legislature (dal 2001 al 2018) e dal 23 marzo al 16 novembre 2011 è stato ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali nel quarto governo Berlusconi. Essendo attualmente deputato per applicare eventualmente la misura cautelare è comunque necessaria l’autorizzazione da parte della Camera. Saverio Romano era finito sotto inchiesta nel 2003 per concorso esterno in associazione mafiosa: accusa dalla quale era stato assolto. Un’indagine nel 2021 per traffico di influenze illecite era stata invece archiviata pochi anni dopo.

Carmelo Pace Braccio destro di Cuffaro, il 54enne Pace è deputato all’Assemblea regionale siciliana dove ricopre il suolo di capogruppo della Democrazia cristiana. Dal 2010 al 2020 è stato sindaco di Ribera, comune dell’Agrigentino suo paese d’origine.

Vito Raso – Il 62enne è lo storico segretario di Salvatore Cuffaro. Oggi è capo della segreteria particolare dell’assessora regionale alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro, Nuccia Albano, anche lei della Dc.

Ferdinando Aiello – 53enne calabrese ed ex deputato del Partito Democratico sarebbe coinvolto nell’indagine in qualità di consulente della società Dussmann.

Giovanni Tomasino – 54 anni, è direttore generale del consorzio di bonifica Sicilia occidentale ed ex assessore alla Viabilità e ai Trasporti della Provincia di Palermo.

Roberto Colletti – 66enne di Siculiana in provincia di Agrigento, per anni è stato impegnato nelle direzioni amministrative delle aziende ospedaliere universitarie di Palermo. È, tra le altre cose, l’ex manager dell’azienda ospedaliera Villa Sofia.

Alessandro Caltagirone – 54 anni, è il direttore generale dell’Asp di Siracusa.

Giuseppa Di Mauro – 60enne di Lentini è dirigente amministrativa del provveditorato Asp di Siracusa.

Vito Fazzino – Siracusano di 43 anni, è il bed manager dell’Asp di Siracusa.

Paolo Bordonaro – 59 anni, è direttore sanitario dell’Umberto I di Siracusa.

Paolo Emilio Russo – 62 anni, è direttore amministrativo dell’ospedale riunito Avola-Noto.

Antonio Iacono – 66 anni, è direttore del Trauma center dell’ospedale Villa Sofia.

Alessandro Vetro – 45 anni, è un imprenditore di Favara, nell’Agrigentino, e rappresentante dell’impresa di costruzioni S.M.. Il suo nome è già finito in una recente inchiesta della Procura di Agrigento che ruota attorno a una serie di appalti pubblici.

Antonio Abbonato – 53 anni, è stato consigliere di circoscrizione dell’Udc a Palermo.

Mauro Marchese – Napoletano di 65 anni è institore del centro Std.

Sergio Mazzola – 61 anni, è un imprenditore di Belmonte Mezzagno, nel Palermitano.

Marco Dammone – 51enne ingegnere gestionale.

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