Sarkozy va in carcere: l’isolamento, i libri scelti, il consiglio di portarsi i tappi. L’ex presidente: “La verità trionferà”
- Postato il 21 ottobre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Sarà il primo ex presidente francese in carcere dal secondo dopo guerra. Da oggi Nicolas Sarkozy sarà rinchiuso a La Santé, dove sconterà la condanna a 5 anni per il caso del finanziamento libico della sua campagna elettorale 2006. Il politico, oggi 70enne, verrà detenuto nel “braccio dei vulnerabili”, la zona della prigione dove vanno per lo più i vip condannati, soprattutto i politici. L’ex presidente è stato condannato in primo grado e ha presentato appello. Tra i libri che ha deciso di portare con sé, anche Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas, il celebre romanzo sulla storia di un uomo ingiustamente imprigionato.
Per lui sarà riservata una stanza privata, in isolamento: una cella di undici metri quadrati con una finestra sigillata. Il carcere non ha altri mezzi per garantire la sua sicurezza. Ci resterà probabilmente qualche settimana, poi a causa anche dell’età dovrebbe tornare a casa con il braccialetto elettronico. In un’intervista a Le Figaro, rilasciata poche ore prima di entrare in prigione, ha raccontato di avere ricevuto l’elenco delle cose a cui ha diritto: “La djellaba (la tunica maghrebina) è consentita, così come il tappeto da preghiera, ma la bussola è vietata”.
Durante la detenzione potrà leggere e guardare una piccola televisione. Oltre al capolavoro di Dumas, porta con sé la biografia di Gesù di Jean-Christian Petitfils. E intende anche scrivere un libro sulla sua esperienza in carcere. Avrà diritto a una sciarpa, che non dovrà superare 1 metro di lunghezza. Potrà anche portare un coltello con punta arrotondata e una forchetta. Avrà a disposizione una piastra per cucinare, e potrà uscire un’ora al giorno nel cortile interno, accompagnato da tre guardie. Avrà diritto a tre incontri alla settimana con famigliari e amici, tra i quali il ministro della Giustizia, Gérald Darmanin. Gli è stato suggerito di portare tappi per le orecchie per non sentire le grida degli altri carcerati, la notte.
Ad accompagnarlo la moglie, Carla Bruni. Insieme a lei, sotto la sua abitazione nel 16/o arrondissement di Parigi, un centinaio di parenti, amici e fedelissimi si sono riuniti dalle prime ore della mattina per sostenerlo, acclamarlo e incoraggiarlo, intonando a più riprese la Marsigliese, l’inno nazionale francese.
Sulla strada, mezz’ora di viaggio in auto per raggiungere il quartiere di Montparnasse, Sarkozy ha postato un messaggio su X: “Questa mattina non mettono in carcere un ex presidente della Repubblica, ma un innocente“. Nello stesso messaggio, Sarkozy promette di continuare a “denunciare questo scandalo giudiziario, questo calvario che subisco da oltre 10 anni”. “Stamattina – aggiunge – provo un dolore profondo per la Francia, umiliata dall’espressione di una vendetta che ha portato l’odio ad un livello senza precedenti. Non ho dubbi, la verità trionferà. Ma il prezzo da pagare sarà stato enorme”.
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