Sardegna, la Corte dei conti approva le spese elettorali M5s. Resta aperta la partita su quelle di Todde: il 20 marzo l’udienza sul ricorso
- Postato il 11 marzo 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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È regolare il rendiconto delle spese elettorali sostenute dal Movimento 5 stelle per le Regionali in Sardegna del febbraio 2024. Lo ha certificato il collegio di controllo della Corte dei conti, approvando il documento presentato il 24 maggio dal senatore Ettore Licheri, capo del comitato elettorale. Si tratta di una verifica diversa rispetto a quella sui rendiconti dei singoli candidati, svolta dal Collegio di garanzia istituito presso la Corte d’Appello, che a dicembre ha dichiarato decaduta la governatrice pentastellata Alessandra Todde. Contro quel provvedimento i legali di Todde hanno presentato ricorso al Tribunale ordinario: la prima udienza è fissata per il 20 marzo. Il verdetto della Corte dei conti è però interpretato dal M5s come una certificazione di regolarità della campagna di Todde: “È l’autorevole conferma di quanto abbiamo sempre dichiarato e sostenuto, e cioè l’assoluta legittimità e trasparenza del nostro lavoro”, dice il deputato Alfonso Colucci, membro del collegio di garanzia elettorale.
“La Corte dei conti certifica che non ci sono stati errori nella rendicontazione del MoVimento 5 Stelle in Sardegna e, ovviamente, non c’è stata alcuna azione poco chiara della sua governatrice Alessandra Todde. Mesi e mesi di campagna mediatica per darci, come al solito, degli “scappati di casa” per poi scoprire che stiamo parlando del nulla. L’unica soddisfazione è che il 20 marzo, finalmente, ci vedremo in tribunale con il Collegio regionale che ha chiesto la decadenza di Todde sulla base delle spese del Comitato”, festeggiano i capigruppo di Camera e Senato Riccardo Ricciardi e Stefano Patuanelli. Il gruppo M5s in Consiglio regioanle sardo si dice “certo che l’abnormità del provvedimento assunto dal collegio regionale di garanzia elettorale verrà definitivamente accertato nelle sedi competenti. Alessandra Todde ha dimostrato, dal 3 gennaio ad oggi, un elevato senso istituzionale che mai l’ha portata ad attaccare la magistratura, a speculare su ciò che è successo o ad urlare al complotto contro la sua persona”, affermano i consiglieri.
La ricostruzione dei pentastellati viene messa in dubbio da Fratelli d’Italia con il coordinatore del partito Alessandro Mura: “La notizia che la Corte dei Conti reputa regolari le spese di tutti i partiti politici che hanno partecipato alle elezioni regionali in Sardegna non può che farci piacere. Tuttavia, i grillini confondono fischi per fiaschi. La Corte dei Conti non ha certo cancellato il pasticcio creato dalla presidente Todde sulla rendicontazione, come segnalato dal collegio regionale di garanzia elettorale. Nulla cambia rispetto alle criticità già evidenziate: l’assenza di un mandatario, la mancanza di un conto dedicato su cui far confluire spese e entrate e le anomalie amministrative che restano sul tavolo”, accusa.
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