Santorini, itinerari fuori rotta, lontani dall’overtoursim

Sono tanti i luoghi turistici del mondo, oggi, a essere minacciati dall’overtourism e Santorini, la perla delle Isole Cicladi, è uno di questi. Nonostante le recenti scosse di terremoto sentite sull’isola abbiano spaventato qualche turista che, anche nel periodo di bassa stagione, era solito affollare le strade di Thira e Oia, i villaggi bianchi e blu che appaiono più sovente nelle cartoline di Santorini, e che quest’anno sono diminuiti, nulla fermerà le orde che sbarcheranno nel porto di Athinios tra luglio e, soprattutto, agosto.

Nuovo piano turistico a Santorini

L’Ente Nazionale Ellenico per il Turismo e il ministero del Turismo greco sta organizzando iniziative per rilanciare l’immagine di Santorini “Come la vorremmo in futuro” ha spiegato il Sindaco dell’isola, Nikos Zorzos, all’ANSA. “Non vogliamo altri hotel, non vogliamo altri posti letto”, ha spiegato Zorzos. Bisogna migliorare l’immagine dell’isola: ma non potevamo gestire tutto da soli, per questo chiediamo l’intervento statale, e attualmente si sta redigendo un piano urbanistico speciale. Abbiamo presentato le nostre proposte: niente ulteriore sviluppo turistico. Al contrario, vogliamo che l’isola ospiti solo il numero di turisti che può sostenere. Non più di quelli che avevamo fino all’anno scorso”. Nei piani turistici di Santorini c’è il controllo dei flussi turistici, inclusi quelli provenienti dal settore crocieristico: d’ora in avanti saranno fissati a 8.000 sbarchi giornalieri. “Santorini ha un paesaggio unico, formato dall’eruzione vulcanica del 1613 a.C.. È nostro dovere conservarlo”, ha commentato il Sindaco.

Cosa fare di insolito a Santorini

Di esempi di cose da fare fuori dalle solite rotte a Santorini ce ne sono tantissimi, ma non sono molti i turisti a saperlo. Innanzitutto, si possono fare esperienze autentiche e non di massa, visitando cantine percorrendo itinerari enoturistici, si possono visitare villaggi meno noti nell’entroterra dell’isola e anche scoprire spiagge meno affollate note solo ai local. E poi, cosa di cui pochi turisti sono a conoscenza, sull’isola ci sono siti archeologici e straordinarie tracce del passato. Ecco alcuni spunti.

Cantine e taverne tipiche

Provare il vino vulcanico di Santorini dove il terroir è unico è un’esperienze assolutamente da fare e di produttori sull’isola ci sono tanti. La prima cantina nata a Santorini è quella della famiglia Venetsanos che ha aperto la produzione nel 1947 proprio sopra il porto di Athinios, nel Sud dell’isola, su una spettacolare falesia che dà sulla caldera di Santorini, che al tramonto è da cartolina. Qui organizzano tour delle vigne – basse per via del vento – e degustazioni e si gode di una bellissima vista panoramica sull’Egeo.

È pluripremiata, invece, la cantina Anhydrous, nel villaggio di Kontochori, non lontano da Thira. Qui, oltre a organizzare visite guidate e degustazioni, anche abbinate al cibo, c’è un ristorante che propone cucina creativa locale e si tengono corsi di cucina greca tradizionale. Il tutto si svolge nel vecchio cinema all’aperto che è stato trasformato nel tranquillo cortile cicladico della cantina. Tra le grandi vasche ovali in rovere e cemento si svolgono le visite guidate, il pranzo e le cooking class.

I villaggi meno turistici di Santorini

Scordatevi le più celebri Oia, Firostefani e Imerovigli, bellissimi e con viste panoramiche uniche (ma anche super inflazionate). Se decidete di visitare queste due cantine, a metà strada incontrerete il villaggio di Megalochori, uno dei più pittoreschi dell’isola. La sua esistenza è documentata fin dal XVII secolo. Sede di palazzi storici, antiche case tradizionali, rifugi di pirati e cantine vitivinicole, vanta una storia di mercanti e di ricchi proprietari terrieri che esportavano il Vinsanto, il vino dolce che l’isola produce ancora oggi. Una caratteristica distintiva delle case e dei palazzi antichi sono le alte mura, i cortili interni e i portoni di legno, costruiti per garantire la privacy e la sicurezza contro le incursioni dei pirati. Un grande impegno è stato messo dai residenti per preservare le caratteristiche e la bellezza di questo insediamento tradizionale e, molte delle case originali, cadute in rovina, sono state riportate al loro antico splendore.

Nell’entroterra dell’isola, circondato da vigneti da cui viene prodotto il rinomato vino bianco Assyrtiko, c’è anche Pyrgos Kallistis, un villaggio di origine medievale di case bianche e azzurre e stradine ripide su cui s’affacciano wine bar, taverne, gallerie e negozi. Qui non arrivano le folle di crocieristi ed è rimasto uno degli angoli più autentici dell’isola, a dire di molti, forse il villaggio più bello di Santorini.

Megalochori-Santorini
Getty Images
Il villaggio di Megalochori a Santorini

I siti archeologici da visitare a Santorini

Il sito più importante da vedere a Santorini è l’antica Thira, Akrotiri, distrutta e sepolta dall’eruzione del vulcano di Santorini del 1628 a.C., tornata alla luce nel 1967 grazie agli scavi archeologici e, proprio a causa del deposito delle ceneri vulcaniche sulla città, ha conservato edifici, affreschi e ceramiche, motivo per cui viene anche chiamata la “Pompei dell’Egeo”. Ci sono anche due importanti musei da visitare: Il Museo Archeologico di Thira e quello della Thira Preistorica, dove si possono ammirare gli straordinari affreschi del XVII secolo a.C..

Le spiagge meno affollate di Santorini

Non lontano da Megalochori, ci sono due spiagge remote sul lato della Caldera e non accessibili in auto, entrambe chiamate con il nome delle chiese della zona: Plaka e Thermi. Per chi cerca spiagge meno affollate, la spiaggia di Vlychada situata a Sud ha un’atmosfera più tranquilla e autentica, con un contrasto tra sabbia nera e scogliere bianche. In alternativa c’è White Beach, raggiungibile via mare o con un sentiero impervio, e Mésa Pigádia, nascosta dietro scogliere rocciose e accessibile tramite una strada sterrata o in barca. Per chi soggiorna a Oia, sulla costa Nord-orientale dell’isola, però, non lontano c’è la spiaggia di Capo Colombo che è una delle più isolate, e quindi meno affollate della zona.

Esperienze autentiche a Santorini

Autentico è anche prendere parte a una delle feste patronali, in greco “panigiri”, di Santorini. Anziché prenotare un ristorante gourmet a Oia, quindi, segnatevi queste date: 4 agosto, Epta Pedon a Oia; 15 agosto, Festa della Vergine Maria ad Akrotiri; 24 settembre festa di Santa Maria Misericordiosa a Kamari.

Autore
SiViaggia.it

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