Santa Margherita Ligure, si chiude “IlMare Festival”: già confermata la seconda edizione
- Postato il 11 maggio 2025
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- Di Genova24
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Santa Margherita Liguria. Si è conclusa l’edizione d’esordio de IlMare Festival, la manifestazione nazionale organizzata dal Comune di Santa Margherita Ligure insieme al team di Frame, diretta da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, con il coordinamento scientifico di Mario Tozzi.
Per tre giorni, dal 9 all’11 maggio, il mare è stato al centro di un fitto programma di incontri, dialoghi, lectio magistralis, spettacoli e performance che hanno coinvolto scienziati, giornalisti, scrittori, artisti e sportivi, con l’obiettivo di promuovere una nuova consapevolezza su un tema tanto vasto quanto urgente.
Villa Durazzo, il Cinema Centrale e lo Spazio Aperto hanno ospitato dibattiti di alto livello che hanno intrecciato sostenibilità ambientale, ricerca scientifica, geopolitica, innovazione tecnologica, storia, letteratura e sport. Un racconto corale che ha saputo intercettare l’interesse di un pubblico eterogeneo, attento ai temi del presente e del futuro. Sull’onda di un bilancio più che positivo, già confermata la seconda edizione de IlMare Festival, che si terrà sempre a Santa Margherita Ligure nel 2026.
L’intervento inaugurale di Mario Tozzi, seguito dalle riflessioni di Carlo Buontempo, Silvia Ferrara, Barbara Mazzolai, Massimo Montanari, Maurizio Bettini, Stefano Allievi e molti altri, ha posto le basi per un dialogo che ha attraversato i cambiamenti climatici, le migrazioni, la cultura materiale, le nuove forme di energia e le trasformazioni geopolitiche.
Apprezzata anche la dimensione performativa e narrativa de IlMare Festival: da Niccolò Fabi, che sul palco con Mario Tozzi ha parlato di musica sostenibile e raccontato come un cantautore possa aiutare a capire la scienza interpretando le curiosità del pubblico, fino alla reinterpretazione teatrale di Moby Dick di Davide Lorenzo Palla con le musiche di Tiziano Cannas Aghedu, e poi con gli incontri e i dialoghi con Cristina Chiuso, Massimo Polidoro, Caterina Banti, Cristina Cassar Scalia, Maurizio De Giovanni ed Emanuela Audisio. Forte anche la presenza delle istituzioni, con il capo del Dipartimento per le politiche del mare presso la presidenza del Consiglio Pierpaolo Ribuffo.
“Per gli esseri umani il mare rappresenta la vastità interiore, le profondità dell’io, l’orizzonte di cambiamento e il banco di prova per la tenacia umana. Per questo a IlMare Festival si è parlato di biodiversità e di accoglienza, così come di cooperazione e di Blue Economy. Il mare è uno spazio fisico, ma anche simbolico: ci costringe a pensare in grande e a fare i conti con i nostri limiti”, ha dichiarato la direttrice Rosangela Bonsignorio.
“Non è una coincidenza organizzare oggi un festival nazionale dedicato alle sfide, ai rischi e alle opportunità di una delle risorse più preziose per il genere umano: il mare,” ha affermato il direttore Danco Singer. “Coniugare sostenibilità e ricerca scientifica, innovazione e responsabilità collettiva è la sfida che ci siamo dati in un momento decisivo per le scelte che ci attendono, scelte di cui non possiamo essere solo spettatori ma anche protagonisti. La sfida ora è guardare avanti, per costruire – a partire da questa prima esperienza – una piattaforma stabile di dialogo tra territori, discipline e generazioni, in un momento in cui parlare di mare significa parlare del nostro futuro comune”.
“La sfida di questa prima edizione era quella di coordinare le risorse economiche e organizzative per adattare a Santa Margherita un format complesso e per noi inedito, che già dall’anno prossimo arricchiremo di contenuti e di location”, commenta il sindaco di Santa Margherita Ligure Guglielmo Caversazio. “Siamo soddisfatti del lavoro fatto e orgogliosi dell’altissimo livello di accoglienza e ospitalità che Villa Durazzo ha offerto a relatori e pubblico. L’annunciato percorso di riposizionamento di Santa Margherita come meta culturale, oltre che della Dolce Vita, prosegue: già da domani inizieremo a costruire con gli organizzatori l’edizione 2026″.
“Abbiamo voluto rimettere il mare al centro, non solo come ecosistema da proteggere, ma come origine della vita e misura del nostro futuro. Parlare di mare oggi significa parlare di cambiamento climatico, di migrazioni, di economia sostenibile e di scelte politiche che non possiamo più rimandare. IlMare Festival è nato per aiutare cittadini e decisori a guardare in faccia la realtà, senza semplificazioni, ma anche senza rassegnazione”, ha aggiunto il coordinatore scientifico de IlMare Festival Mario Tozzi.