Sanremo senza Al Bano: "Volevo esserci, ma non sarei mai andato a passare esami"
- Postato il 12 febbraio 2025
- Di Agi.it
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Sanremo senza Al Bano: "Volevo esserci, ma non sarei mai andato a passare esami"
AGI - Sanremo senza Al Bano? Per molti, è un'idea difficile da accettare. La voce potente di Cellino San Marco ha segnato decenni di festival, portando sul palco dell'Ariston brani che sono diventati parte del patrimonio musicale italiano. Eppure, quest'anno Al Bano non c'è. Un'assenza che pesa, ma che l'artista affronta con la consueta ironia e determinazione.
"Volevo chiudere la mia carriera da concorrente quest'anno, nel 2025", racconta all'AGI. "Evidentemente i miei conti non tornavano con i conti del signor Conti. Ti è piaciuta questa?" scherza, facendo un gioco di parole con il cognome del direttore artistico.
"Non sarei mai andato a passare esami con nessuno, conosco bene il mio mestiere. Non ho mai passato esami a Sanremo - dice poi con fermezza, tornando serio - la mia qualità artistica parla per me, viaggio in tre quarti del mondo grazie alla mia musica. Non vedo perché avrei dovuto passare esami con lui. Non vorrei che questo sembrasse un atto di superbia o di arroganza, facesse pure il Festival che vuole".
Parole nette, che non suonano come un addio amaro, ma piuttosto come il pensiero di un artista consapevole del proprio valore. E che non rinnega nulla del suo lungo viaggio sanremese: "Tutti i festival che ho fatto mi hanno sempre dato un'emozione perfetta e indescrivibile". E non intende scegliere un'edizione del cuore. Perché, in fondo, ogni Sanremo per Al Bano è stato speciale.
Ma se quest'anno non c'è, Sanremo resta comunque un evento da seguire, anche a distanza. "Non ho visto la prima serata. Non per snobismo, piuttosto per mancanza di tempo, ero in viaggio. Ma ho letto tutto stamattina sui giornali", racconta. E alcune cose lo hanno colpito. Uno dei momenti più significativi è stato il videomessaggio di Papa Francesco, che ha parlato di pace e della necessità di abbattere i muri dell'odio.
"La musica è un fattore sociale. E se si lancia dalla buona musica, è un fattore sociale molto importante e indispensabile anche", riflette Al Bano, che ha sempre creduto nella forza della musica come strumento di unione. E a proposito di musica e impegno, un altro momento che ha fatto discutere è stato il duetto tra Noa e Mira Awad sulle note di 'Imagine' di John Lennon. Due artiste, una israeliana e una palestinese, insieme sul palco per un messaggio di pace.
"Anche i piccoli passi che sottolineano la voglia di pace sono fantastici. Non se ne può più di questa parolaccia, di questa bestemmia umana chiamata guerra. Non se ne può più. Bisogna cancellarla dal vocabolario, dalla mente dei disumani", dice con forza il cantante pugliese. Sul fronte musicale, qualcosa ha catturato la sua attenzione.
"Ho visto solo alcuni spezzoni, ho notato una canzone che mi sembrava identica a quella del trio Morandi-Ruggeri-Tozzi, 'Si può dare di più" Coincidenza? Chissa'", commenta con un sorriso. Quanto a Giorgia, una delle voci più attese, "mi hanno detto che la sua canzone è bellissima. Io sono innamorato della sua voce. Non vedo l'ora di sentirla. E mi piacerebbe tantissimo fare un duetto con lei". Sanremo cambia, si trasforma, ogni anno porta novità. Ma una cosa è certa: Al Bano resta un simbolo della musica italiana e il suo nome e' inevitabilmente legato alla storia del festival. Anche quando non è in gara.
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