Sanità Valbormida, Arboscello (PD): “L’ospedale di Cairo va riconosciuto come presidio di area disagiata”
- Postato il 18 febbraio 2025
- 0 Copertina
- Di Il Vostro Giornale
- 4 Visualizzazioni


Valbormida. “La Valbormida ha bisogno di un presidio sanitario pienamente funzionante, adeguato alle reali necessità della popolazione e in grado di garantire un accesso equo e sicuro alle cure” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello che ha portato in Commissione Sanità l’Iniziativa di Legge Popolare, presentata per la prima volta nel 2017, per la classificazione dell’Ospedale San Giuseppe di Cairo Montenotte (SV) come presidio ospedaliero di area disagiata, ai sensi del Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70.
“La classificazione del San Giuseppe come presidio di area disagiata non è solo una richiesta legittima, ma una necessità per tutto il territorio. Troppe volte si è parlato di soluzioni per la sanità valbormidese senza arrivare a una svolta concreta. Ora serve volontà politica, la Commissione si deve impegnare per capire se classificare il San Giuseppe come Ospedale di area disagiata è una strada percorribile e quali benefici porterebbe al territorio”.
“La proposta vuole migliorare la sanità della Valbormida e ottimizzare l’organizzazione sanitaria del polo Savona-Valbormida, adottando un modello Hub & Spoke che consenta di razionalizzare i servizi, distribuire in modo efficiente le prestazioni sanitarie ed evitare congestionamenti operativi. L’accesso alla sanità pubblica è un diritto fondamentale – conclude Arboscello – e la Regione ha il dovere di garantire servizi sanitari adeguati anche nelle aree più svantaggiate. Mi auguro che questa proposta venga portata avanti con senso di responsabilità e che si arrivi finalmente a una soluzione concreta per il San Giuseppe e per tutta la Valbormida”.