Sanità. Mobilitazione per il diritto a vivere in salute
- Postato il 28 febbraio 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Sanità. Mobilitazione per il diritto a vivere in salute
Sindacati, comitati, associazioni, singoli cittadini hanno partecipato all’assemblea sulla sanità che si è svolta nella sede del nostro giornale
COSENZA – Mobilitazione e prima di subito. Manifestare davanti a la Cittadella regionale e, soprattutto, arrivare ad uno sciopero generale per la Sanità in Calabria. Per quelle aree interne progressivamente svuotate di strutture e speranze, per chi soffrendo cerca risposte, per chi non sa se la prossima ambulanza arriverà o meno, peri più fragili arroccati in paesi dove l’assistenza sanitaria è un miraggio.
Se c’è una prima sostanziale sintesi dall’incontro di giovedì 27 febbraio “accolto” nella redazione del Quotidiano, è mobilitazione, rete, struttura che unisca i poderosi sentimenti di frustrazione e produca una piattaforma condivisa, inclusiva. Un manifesto di lotta e proposte per superare i diciassette anni di austerity calabrese nascosta sotto il termine Piano di rientro.
Ieri nella redazione del nostro giornale c’erano le tre sigle sindacali, l’ordine degli infermieri, i comitati riuniti da ogni parte della Calabria, addetti ai lavori, cittadini. Un continuo scambio, con qualche momento ad alto tasso di incendio, di rabbie e desideri. «Una battaglia di civiltà, di giustizia sociale» dice il segretario Cgil di Cosenza Massimiliano Ianni in apertura. La linea è tracciata. E una base di partenza è nei punti messi insieme da Comunità competente, che nelle ultime settimane ha lanciato anche una petizione.
Questi punti potranno essere discussi, nei prossimi giorni. Perché ora è necessario fare sintesi.
C’è un “nemico” comune, quel ministero dell’Economia che da decenni sta governando la sanità calabrese a suon di assunzioni bloccate, risorse “speciali” rimaste puntualmente in cassa e sgambetti che hanno ripetutamente frenato qualche possibilità di rilancio. Di fatto oggi gli ospedali sono senza personale, le liste d’attesa restano drammatiche, le strutture sono obsolete. Tutte vicende che il Quotidiano racconta e raccoglie da anni.
«Il problema è organizzativo. Non si fa controllo sul management» puntualizza Fausto Sposato, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Cosenza durante il suo intervento. Lo storico medico del 118 di Cosenza, Francesco Febbraio, rilancia l’idea di un «sussidio per l’assistenza sanitaria» ricordando che dal Covid la Calabria ha raccolto solo macerie e un futuro nero: «Dal “nulla sarà come prima” si è passati al nulla e basta. Non è cambiato niente». Non sono mancati i messaggi al presidente Occhiuto. C’è chi ha parlato apertamente di «fallimento», chi come il segretario Cgil Gianfranco Trotta punta il dito: «Mi dà fastidio questa annuncite da Tik Tok del presidente commissario che cozza con la realtà che abbiamo messo in evidenza».
Ma in mezzo c’è soprattutto una sofferenza che spesso non trova sfogo neanche nella voce. Lo chiarisce subito Don Pietro De Luca nel suo intervento. De Luca ha inoltre portato la posizione di monsignor Giovanni Checchinato, arcivescovo della diocesi Cosenza-Bisignano.
«L’Iniziativa del Quotidiano è una ciambella di salvataggio per tutte le voci che ci sono. Sulla sanità facciamo tutti quadrato. Io abito a Paola e vado spesso a passeggiare al Santuario. Vedo troppe persone e mi preoccupa perché hanno bisogno di un miracolo. Se la vedessi a messa sarei più tranquillo». Grande confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente. Si deve ripartire.
Il Quotidiano del Sud.
Sanità. Mobilitazione per il diritto a vivere in salute