Sanità, manovra da 62 milioni per coprire il disavanzo. Bucci ammette: “Sarà di 20-25 milioni”
- Postato il 17 marzo 2025
- Altre News
- Di Genova24
- 3 Visualizzazioni


Genova. “Solo pochi mesi fa Bucci asseriva, con il suo solito piglio aggressivo, che non c’era nessun buco di bilancio in sanità, che al massimo era un buchino a una cifra, nulla di più. Oggi una delibera di giunta, invece, conferma che il buco di bilancio in sanità esiste e che non è, né diventato un buchino, né è stato già azzerato, ma vale 62 milioni di euro. E per coprirlo Bucci toglie oltre 34 milioni ai Lea”. È quanto denuncia in un comunicato il capogruppo del Pd in Regione Armando Sanna.
Il documento – approvato giovedì scorso ma sottaciuto durante la conferenza stampa post giunta – parla esplicitamente di un “disavanzo di gestione stimato pari a 62 milioni di euro” in base a una nota della direzione generale di area Salute e servizi sociali in seguito all’esame dei modelli di conto economico provenienti dalle aziende del sistema sanitario regionale relativi all’ultimo trimestre del 2024. Nello stesso provvedimento si ritiene che “ricorrano le condizioni per procedere alla variazione di bilancio per l’annualità 2025 per la somma complessiva di euro 62 milioni, al fine di adottare i provvedimenti necessari per il ripianamento del disavanzo di gestione stimato del sistema sanitario regionale relativo all’anno 2024“. La medesima dicitura viene utilizzata nelle tabelle allegate.
“Come nel gioco delle tre carte, Bucci da un lato certifica il disavanzo in sanità, dall’altro copre l’ammanco sottraendo fondi ai livelli essenziali di assistenza – attacca Sanna -. Una manovra inaccettabile realizzata senza nessuna discussione politica o passaggio in consiglio regionale. Una mossa di totiana memoria alla quale ci opporremo con ogni strumento a nostra disposizione. È inammissibile che per colmare le carenze di questo centrodestra si tagli su servizi sanitari essenziali per i cittadini, evitando anche quel dibattito democratico a cui le variazioni di bilancio devono essere sottoposte. Nonostante i 100 milioni in più di fondi ricevuti dal governo questa giunta non è riuscita a colmare il buco e garantire ai cittadini i servizi necessari. Una gestione fallimentare della sanità che però non può ricadere sui liguri”.
“Assolutamente no, è tutto sbagliato – la replica a caldo del presidente Marco Bucci -. Deve imparare a leggere una delibera, non posso parlare con chi non ha capito. Il disavanzo della sanità sarà circa 20-25 milioni e sarà perfettamente coperto. Il resto riguarda una richiesta del ministero che è arrivata a febbraio di anticipare nel 2024 i costi del 2025, un formalismo. Chi non è capace a leggere impari a leggere. Dite a Sanna che, se vuol venire da me domani, in dieci minuti gliela spiego”.
Bucci aveva promesso più volte che il disavanzo sarebbe stato completamente azzerato, mentre ora si dimostra più cauto: “Sono 20-25 milioni di buco circa, dobbiamo aspettare la fine del mese per il dato preciso – conferma -. Ci sono alcune cose che forse scendono ancora di più. Per adesso sono conservativo, potrebbe arrivare anche a zero. Mi sembra comunque un grandissimo risultato rispetto a chi in campagna elettorale per le regionali parlava di 252 milioni, magari sono gli stessi che oggi parlano di 62 milioni”.
A stretto giro arriva pure la replica dell’assessore Massimo Nicolò, secondo cui la manovra approvata in giunta “altro non è che un passaggio tecnico per allocare prudenzialmente le risorse (derivanti dal 2024) a ripiano del presunto disavanzo della sanità nelle more del conteggio definitivo che non sarà disponibile prima di fine mese. Prima di fare commenti avventati invitiamo quindi il consigliere di opposizione ad attendere il disegno di legge della prima variazione che sarà approvato in giunta giovedì prossimo 20 marzo. In quella seduta infatti saranno tecnicamente ripristinati i 35 milioni destinati alla sanità per il 2025″.
“Il disavanzo è molto lontano dai 254 milioni sbandierati dal centrosinistra – conclude Nicolò – e molto inferiore a quello del 2024. Occorre infatti sapere che il Mef ha cambiato i criteri di conteggio degli accantonamenti richiesti alle Asl sul rinnovo contrattuale per il 2024, comunicando questa decisione, da cui derivano maggiori costi alla Liguria per 30 milioni rispetto ai criteri precedenti, solo nel febbraio scorso. Questa giunta non solo sarà in grado di coprire il disavanzo senza intervenire sulla fiscalità, ma riesce a farlo senza utilizzare risorse del 2025 e garantendo la riduzione da 4 a 3 delle aliquote dell’addizionale Irpef con beneficio per i redditi più bassi”.