Sanità, Gimbe: “In Liguria aumenta la percentuale di famiglie che rinuncia a curarsi”

  • Postato il 8 ottobre 2024
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  • Di Genova24
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paziente ospedale fine vita

Genova. Lunghe liste d’attesa, mobilità nelle altre regioni difficile per la popolazione anziana o con difficoltà economiche, ed ecco che in Liguria la percentuale dei cittadini che rinunciano a curarsi cresce ancora. Lo dice il settimo rapporto Gimbe sul Servizio Sanitario nazionale.

In Liguria la percentuale delle famiglie che ha rinunciato alle prestazioni sanitarie nel 2023 (ultimo periodo analizzato) è pari al 7,8%, in aumento rispetto al 2022 quando era del 5,8%. Non una situazione isolata: in Italia, spiegano dalla fondazione indipendente che si occupa di monitorare lo stato della sanità pubblica e che è diventata un punto di riferimento soprattuto nel periodo Covid, sono quasi 4,5 milioni le persone che, sempre nel 2023, hanno rinunciato alle cure. La percentuale nazionale è pari al 7,6%.

Secondo Gimbe i numeri del settimo rapporto “dimostrano che la tenuta del Servizio sanitario nazionale è prossima al punto di non ritorno”. La fotografia è scattata dal settimo rapporto Gimbe sul Servizio sanitario nazionale.

Tra gli aspetti positivi il fatto Gimbe conferma – lo aveva già evidenziato in passato – che in Liguria il personale sanitario sia più numeroso, in rapporto alla popolazione, rispetto alla media nazionale. In particolare la Liguria è la regione con il più alto numero di infermieri ogni 1000 abitanti (7,01, la media italiana è 5,13).

Sono presenti inoltre 2,41 medici dipendenti ogni mille abitanti (media Italia 2,11) e il rapporto infermieri/medici dipendenti è pari a 2,90 (media Italia 2,44).

Un altro aspetto critico della Liguria riguarda le strutture da realizzare in base al piano sociosanitario. Degli 11 ospedali di Comunità da attivare in Liguria entro il 2026, per esempio, ne sono stati dichiarati attivi solo due. Una media del 18% che è comunque superiore a quella nazionale (13%).

Meno bene per quanto riguarda i posti letto aggiuntivi su cui intervenire con i fondi Ue. Al 31 luglio 2024 la Regione Liguria ha realizzato il 36% dei posti letto aggiuntivi di terapia intensiva (media Italia 52%) e il 42% dei posti letto aggiuntivi di terapia sub-intensiva (media Italia 52%).

Ma la Liguria è indietro soprattutto sul fronte dei progetti Pnrr:
o Case della Comunità. Rispetto alle 32 Case della Comunità da attivare entro il 2026 ne sono state dichiarate attive 1 pari allo 3% (media Italia 19%);
o Centrali Operative Territoriali. Delle 16 Centrali Operative Territoriali da attivare entro il 2024 risultano pienamente funzionanti 12 COT pari al 75% del totale (media Italia 59%);

L’aspettativa di vita alla nascita in Liguria, secondo Gimbe, (dati 2023) è pari a 83,1 anni, la stessa della media nazionale.

Autore
Genova24

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