San Siro, Sala annuncia l’accordo con Milan e Inter (ma deve ancora passare dalla politica)
- Postato il 16 settembre 2025
- Di Panorama
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Accordo fatto e delibera pronta ad essere portata in Giunta. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, annuncia di aver trovato il punto di contatto con Milan e Inter, accordo da blindare nella maggioranza a Palazzo Marino prima di passare dal vaglio del Consiglio comunale senza margine d’errore perché i tempi sono ristretti e l’estate dell’inchiesta sull’urbanistica milanese ha consumato anche quel piccolo tesoretto di settimane che il Comune e i due club si erano presi per poter arrivare al via libera alla vendita e alla firma dei contratti entro il giorno di operatività del vincolo sul secondo anello del Meazza.
“Se tutto va bene domani dovremmo andare in Giunta perché di fatto con i club siamo arrivati ad un accordo” sono state le parole del sindaco Sala: “Ci sarà una delibera propositiva sul progetto, poi noi sulla cessione di beni così importanti passiamo dal Consiglio comunale. Ci saranno prima delle commissioni e delle discussioni e poi bisognerà uscire con un sì o no”. Un nodo ancora da sciogliere a livello politico, stante l’opposizione decisa di parte della maggioranza, in particolare quella riconducibile all’area ambientalista. A Sala potrebbe servire la stampella di qualche voto dal centrodestra per chiudere una partita che, dopo un tira e molla iniziato nell’ormai lontano 2019, non prevede più tempi supplementari.
Sala, la corsa contro il tempo per vendere San Siro
Come la pensi il primo inquilino di Palazzo Marino è noto da tempo: “Io voglio avere la coscienza a posto, porterò in consiglio la delibera e supporterò l’approvazione, voterò a favore, poi deciderà il Consiglio comunale. Il tutto avverrà entro fine mese”. La prospettiva, in caso di bocciatura del dossier, è un vincolo che dal 10 novembre 2025 vincolerebbe per sempre all’impossibilità di demolire lo stadio attuale perché bene pubblico di cui una parte – il secondo anello costruito nel 1950 – ritenuto vincolabile dalla Soprintendenza che, invece, ha dato l’ok a un’importante demolizione a patto di mantenerne le vestigia.
E’ il progetto di Milan e Inter, che hanno in mente di costruire un nuovo impianto nell’area di San Siro, oggetto dell’offerta di acquisto insieme all’attuale Meazza, mantenendo una parte del secondo anello da inserire in una costruzione per scopi diversi rispetto a quella sportiva cui sarà dedicato lo stadio del futuro. L’accordo di cui parla il sindaco Sala prevede, però, un importante modifica rispetto a quanto discusso nei mesi scorsi con Milan e Inter.
Nella delibera un aumento dei costi per Milan e Inter
Nella delibera, infatti, entrerà il concetto scritto chiaramente che il Comune di Milano non parteciperà ad alcuna spesa per l’abbattimento e la rifunzionalizzazione dell’attuale stadio. Significa un aggravio di spese per Milan e Inter da circa 14 milioni di euro che finiranno sul conto delle due società: il contributo del Comune scenderà da 36 a 22 milioni di euro e continuerà a coprire anche parte delle spese per la ricostruzione del tunnel Patroclo e per le bonifiche dei terreni.
Milan e Inter decideranno dopo il voto del Consiglio comunale quale strada prendere rispetto al taglio di 14 milioni di euro che, va ricordato, entra in un progetto da 1,2 miliardi complessivi. Difficile immaginare, insomma, che possa saltare tutto per una cifra tutto sommato marginale mentre è evidente che il passaggio con la politica milanese da parte del sindaco Sala rimane ancora tutto da giocare. Entro fine settembre e senza rete di salvataggio: “Lo stadio – ha aggiunto Sala – deve essere pronto per il 2031, perché la Uefa ci sta dicendo che non considereranno Milano per gli europei di calcio del 2032 se rimarrà San Siro”.