San Siro, ecco il nuovo stadio di Milan e Inter dell'archistar Foster: approvata la vendita del Giuseppe Meazza

  • Postato il 30 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Dopo l’estenuante Consiglio Comunale il cui finale è ormai storia, per San Siro e il suo stadio, le ripercussioni si incominciano ad avvertire nella maniera più esplicita. Eppure la maggioranza di centrosinistra, anche se orfana di 7 voti, è stata in grado di far passare la delibera, il centrodestra si è spaccato con Forza Italia che ha abbandonato l’aula e cedendo di fatto. Palazzo Marino ha appena venduto San Siro e la grande area intorno allo stadio a Milan e Inter per 197 milioni con un voto finale che giunge alle 4 del mattino. Non proprio una sorpresa.

San Siro venduto, il progetto di Milan e Inter

E le reazioni, come quella ad esempio della ex Milan Barbara Berlusconi, arriva la mattina del day after quando si comprende chiaramente che il dado è tratto e che quel progetto con rendering e archistar sarà realtà.
Il nuovo stadio avrà 71.500 posti, secondo il progetto di Lord Norman Foster (una vera archistar) e di David Manica, alla guida di un impianto sportivo davvero rappresentativo sia nella storia del calcio sia nel cambiamento: il Wembley Stadium.

La mozione giunge in un momento delicato, innegabile, e dunque si procederà al rogito vero e proprio, prima che scatti il vincolo sul secondo anello il 10 novembre rendendo di fatto impossibile la demolizione del Giuseppe Meazza. Oggi, dicevamo, è stata anche la giornata delle reazioni oltre che dell’emergere di quel rendering di marzo che aveva mostrato come potrebbe essere quell’area che sorgerà accanto allo stadio storico di Milano che oggi vanta anche metropolitana e collegamenti efficienti.

Il progetto del nuovo stadio

La dichiarazione congiunta delle società

In una dichiarazione congiunta, Milan e Inter si sono espresse con soddisfazione in merito al voto notturno: “AC Milan e FC Internazionale Milano esprimono soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio Comunale della vendita di San Siro e dell’area circostante: un passo storico e decisivo per il futuro dei Club e della città.

In attesa della comunicazione ufficiale dell’esito del dibattito consiliare da parte della Giunta, i Club guardano con fiducia e responsabilità ai prossimi passaggi dell’iter che li porterà a realizzare un nuovo stadio che soddisfa i più elevati standard internazionali: un impianto di livello mondiale destinato a diventare una nuova icona architettonica per Milano e un simbolo della passione dei tifosi di calcio di tutto il mondo”.

L’opinione di Barbara Berlusconi

“La decisione del Consiglio comunale è solo un primo ma importante passo verso la costruzione del nuovo stadio e una bella notizia per la città. La strada purtroppo è ancora lunga, ma finalmente la logica della conservazione e del no a prescindere da tutto, non ha prevalso”, ha dichiarato Barbara Berlusconi all’agenzia ANSA. “Milano ha sempre sacrificato una parte della propria storia e conformazione urbanistica in nome del progresso e della modernità. Per questo – aggiunge la terzogenita del patron di Milan e Monza, Silvio Berlusconi – è la città che è oggi. Il confronto con gli stadi degli altri paesi europei, e con l’indotto economico che portano al territorio, è impietoso. Non bisogna avere paura del futuro. Né vivere nel passato, in una sorta di decrescita felice, solo italiana. Il presidente dell’Uefa Ceferin ha definito giustamente gli stadi italiani come ‘vergognosi'”.

“San Siro è una struttura fatiscente, priva di servizi – rimarca Barbara Berlusconi, che quando era amministratore delegato del Milan lanciò un progetto per un nuovo impianto non lontano dal Meazza -. Chi frequenta il terzo e secondo anello lo sa bene. Seggiolini piccoli è scomodi, rampe faticose. Bar e servizi igienici non all’altezza. Sono felice di aver posto il problema 10 anni fa. Allora i tempi non erano maturi, ma vedo una positiva presa di coscienza generale sulla questione”.

Con estrema puntualità sui punti chiave, l’ex dirigente rossonera ha esposto la sua visione non molto distante da quella dell’attuale società e in un quadro di grandi investimenti riguardo l’intera area.

Il Meazza oggi

Gli step da qui al nuovo stadio

Che cosa ne sarà dunque del vecchio stadio e che cosa attende i tifosi? Per ora non si parla di demolizione imminente, e ciò riguarda anche la questione Olimpiadi di Milano-Cortina e la cerimonia a San Siro. Dopo il 10 novembre, quando sarà perfezionata la vendita, si passerà ad analizzare eventuali ricorsi per poi avviare i lavori non prima del 2027.

  • 10 novembre 2025: rogito;
  • 2027: lavori nuovo impianto;
  • 2031-2032: costruzione e consegna

Due impianti vicini convivranno per consentire a Milan e Inter di giocare, in attesa del via libera al nuovo stadio che non arriverà prima del 2031-2032 quando si ipotizza sarà messa la parola fine al Giuseppe Meazza.

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