San Siro, caos: Milano rischia di perdere l’Europeo del 2032
- Postato il 17 luglio 2025
- Di Panorama
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Milano rischia di perdere l’Europeo di calcio del 2032. Una situazione paradossale per la città che ospita Milan e Inter e che fino a qualche mese fa era candidata autorevole come sede di una finale di Champions League nel 2026 o 2027. Lo scenario, però, è cambiato e gli standard che la Uefa richiede ai due paesi che ospiteranno l’edizione del 2032 dell’Europeo, Italia e Turchia, escludono l’attuale San Siro.
Il verdetto è emerso in un incontro che ha visto coinvolti il sindaco Beppe Sala, nelle ore frenetiche del moltiplicarsi delle notizie sull’inchiesta che riguarda lui in prima persona e la sua Giunta in tema di urbanistica, la Uefa rappresentata da Michele Uva e i dirigenti di Milan e Inter.
Lo scenario è definito e lascia poco spazio all’interpretazione: allo stato attuale il vecchio San Siro, che pure è uno degli stadi iconici del calcio europeo, non rispetta i parametri che saranno richiesti per il 2032. Anche una ristrutturazione importante, ma non totale, non consentirebbe al Meazza di superare l’esame della Uefa. Un paradosso per uno stadio che sarà teatro della cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Milano Cortina nel febbraio 2026 e che era candidato per ospitare la finale della Champions League.
Milano ha un anno di tempo per presentare alla Uefa un dossier che scongiuri il pericolo di restare senza Europeo. Come? La strada maestra sembra essere quella dello stadio nuovo da realizzare entro il 2030 nella stessa area di quello attuale, una volta concluso l’iter amministrativo, burocratico e tecnico che è entrato nel vivo proprio in queste settimane.
Non è un mistero, però, che i nemici del nuovo stadio siano ancora attivi, come dimostra la vicenda del ricorso bocciato dal TAR di Lombardia che chiedeva la sospensione della procedura di vendita, mettendo in discussione il parere della Soprintendenza sulla data del vincolo sul secondo anello del Meazza.
E su tutto pende la spada di Damocle dell’inchiesta che la Procura di Milano ha aperto e che riguarda tutta la gestione dell’urbanistica milanese negli ultimi anni: un’indagine in cui è iscritto nel registro degli indagati lo stesso sindaco Beppe Sala che entro la fine di luglio, dovrebbe portare in consiglio comunale la cessione di San Siro a Milan e Inter, non senza tensioni all’interno della sua maggioranza.
Milano si trova a un bivio: da una parte di via libera definitivo al progetto dei due club, dall’altra il rischio di restare bloccata in uno stallo che ha come conseguenza anche la brutta figura planetaria di non riuscire a entrare nella lista delle città italiane scelte per l’Europeo. Cosa che la Uefa eviterebbe volentieri, ma che oggi non si può escludere a priori.