San Francesco torna festa nazionale: i costi per lo Stato e gli effetti nella busta paga dei lavoratori
- Postato il 24 settembre 2025
- Economia
- Di Il Fatto Quotidiano
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La Camera dei deputati ha dato via libera martedì al disegno di legge che istituisce per il 4 ottobre, giorno di San Francesco, una nuova festa nazionale, ripristinando una festività abolita mezzo secolo fa. Manca solo il passaggio al Senato per l’approvazione definitiva. Il nuovo giorno di festività, però, oltre alla dimensione simbolica avrà anche ricadute economiche e sulla busta paga degli italiani.
Le lavoratrici e i lavoratori dipendenti del settore privato vedranno comparire in busta paga una nuova giornata festiva retribuita, allo stesso modo di Natale, Santo Stefano, Pasqua e Immacolata. Nel caso dovessero lavorare otterranno una maggiorazione del compenso, come previsto dai contratti collettivi.
Per quanto riguarda il lavoro pubblico, i dipendenti dei settori essenziali avranno diritto, per lavorare in quella giornata, alle relative maggiorazioni nonché al pagamento maggiorato di eventuali straordinari. Ne consegue che la misura avrà un costo salato per lo Stato. La relazione tecnica del provvedimento prevede lo stanziamento di 10,6 milioni di euro: 8,7 milioni per i lavoratori del servizio sanitario nazionale e 1,8 milioni per le ore extra di polizia, forze armate e vigili del fuoco.
Dopo l’ok del Senato la novità scatterà dal 2026, quando però il 4 ottobre cade di domenica. Quindi gli italiani godranno della festa dal 2027.
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