Sampdoria, terza partita di fila in casa senza gol subiti. Semplici: “Ora bisogna avere più coraggio”
- Postato il 21 febbraio 2025
- Calcio
- Di Genova24
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Genova. Terza partita consecutiva in casa senza subire reti e un pareggio che ha tanto valore, vista la caratura dell’avversario, anche se la classifica resta sempre complicata a 29 punti. Dopo la delusione di Bolzano Leonardo Semplici tira un sospiro di sollievo al termine della partita della sua Sampdoria contro il Sassuolo. Gli strascichi emotivi della sconfitta in trasferta non ci sono stati: “A Bolzano avevamo compiuto errori, ma sotto aspetto della mentalità anche in 10 e in 9 la squadra mi era piaciuta. Oggi abbiamo fatto una buona gara, con una squadra di grande valore. Vedendo i punti sembrava impossibile, invece abbiamo limitato gli avversari, c’era voglia di provare a vincere, abbiamo mantenuto due punte più un trequarti. Sotto vari aspetti bisogna migliorare, ma la mentalità è positiva e dopo la sconfitta di Bolzano la partita era sentita. Non era semplice contro una squadra forte”.
Per Semplici la squadra è in crescita: “Dispiace aver bucato partita di Bolzano, deve esserci di insegnamento. Dopo essere rimasti in 9 potevamo pure pareggiare. I ragazzi capito cosa non devono fare”.
La solidità difensiva è fondamentale: “Non prendere gol è un aspetto importante, ci siamo riusciti direi bene con il rientro dei ragazzi infortunati e l’ingresso dei nuovi sia numericamente sia a livello di qualità stiamo acquisendo una solidità diversa, i numeri parlano chiaro e per qualsiasi tipo di risultato la fase di non possesso è determinante per l’obiettivo finale”.
Molto positivo il rientro di Bereszynski: “Non pensavo fosse in queste condizioni, noi siamo sempre in emergenza − sorride − mi fa piacere per lui, è anche un giocatore importante. Ora bisogna metterci tante altre cose. I ragazzi si stanno conoscendo meglio e la condizione mentale e fisica è buona per certi tipi di prestazione”. La partita sporca? “Lungi da me essere ostruzionista, anche se l’obiettivo era cercare di limitare il loro reparto di attacco. È successo e vuol dire che ci siamo. Il carattere cresce, bisogna avere più coraggio e mettere in condizioni gli attaccanti di essere pericolosi”.