Sampdoria, quanto costa cambiare allenatore. Novellino: "In società servirebbe Flachi"

  • Postato il 23 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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La stagione della Sampdoria è cominciata con lo stesso passo sbagliato dell’anno scorso. Una salvezza miracolosa – sostenuta da un ripescaggio ai play-out – non cancella, e anzi amplifica sportivamente parlando, le difficoltà. Tuttavia, la società blucerchiata ha optato per un cambiamento sostanziale di buona parte degli elementi in rosa, unendolo ad un nuovo, ennesimo, giro di allenatore.

Il nome di Massimo Donati, subentrato alla coppia di leggende Evani-Lombardo, avrebbe dovuto portare con sé – considerando anche i diversi nomi emersi e associati al mondo blucerchiato – una ventata di freschezza e novità.

Donati fiducia a tempo

I risultati sembrano non dare ragione né alla società, né tantomeno al tecnico. Difatti, la partenza in Serie B dell’allenatore friulano – che in passato aveva già guidato i greci dell’Athens Kallithea, oltre a Sambenedettese e Legnago, formazione con la quale ha raggiunto il traguardo della promozione in Serie C – sembra non aver prodotto i risultati sperati. Quattro sconfitte nelle prime quattro di campionato, fine precoce del cammino in Coppa Italia, numerose difficoltà e prima riflessione in corso della stagione.

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Donati è chiamato a mettere subito una pezza, coprire il buco, soprattutto di un gioco poco brillante e di una fase difensiva alquanto ballerina, per evitare che la stagione prenda la piega dello scorso anno. Gli incubi tornano nella mente dei tifosi, la società già ad un bivio e le tre gare fino alla prossima sosta, con Bari e Pescara in trasferta e con il Catanzaro in casa, sono decisive per le sorti della panchina.

Sampdoria, quanto costa cambiare allenatore

L’inizio di stagione insufficiente, ricorda sinistramente quello di Andrea Pirlo dello scorso campionato. Dopo un play-off raggiunto in modo miracoloso, il Maestro non ha avuto modo e tempo di rimettere in piedi la squadra vista nell’anno precedente. Esonero al 29 agosto, costato i 700.000 euro di contratto (attivo fino a giugno 2025). Da un Andrea ad un altro: la palla passa ad Andrea Sottil. L’avventura dell’ex Ascoli e Udinese parte in maniera incoraggiante: vittoria nel derby di Coppa Italia contro il Genoa di Gilardino, ma raccoglie soltanto 16 punti in 13 partite con decisiva sconfitta per 5-1 contro il Sassuolo.

Con contratto di due anni, l’ora tecnico del Modena avrebbe totalizzato un guadagno di 300.000 euro. Nuovo giro di valzer, terza panchina e spazio a Leonardo Semplici. L’ex Spal, con contratto fino al 30 giugno 2025 da 200.000 euro a stagione, non riesce a cambiare i venti a sfavore e totalizza 15 punti in 16 partite. Risultato tutt’altro che positivo. La società cambia ancora: la quarta strada porta alle leggende Evani e Lombardo.

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La missione salvezza dei due allenatori si infrange sullo scoglio Juve Stabia. Prima retrocessione in 75 anni per i colori blucerchiati, si materializza il dramma sportivo. Intanto da Brescia arrivano notizie confortanti e la Sampdoria torna in corsa per i play-out. Doppia vittoria contro la Salernitana, un miracolo e gli affanni di una stagione nera, la peggiore.

E intanto la lunga fila di nomi per l’eventuale post-Donati torna a riempire le pagine, la Sampdoria si guarda intorno. Torna di moda Attilio Lombardo, ma anche Salvatore Foti, il favorito, Luca Gotti e Gabriele Cioffi.

L’inchiesta federale sul club

Il tema vero è che finché non viene chiarita in modo definitivo la catena di comando del club blucerchiato è anche difficile fare scelte drastiche e programmare il futuro in modo adeguato. Club che, peraltro, in queste ore sembra sia finito al centro di un’inchiesta della Procura Federale relativa alla struttura, ai ruoli, alle cariche a livello societario e al passaggio delle quote verso Joseph Tey Wei Jin.

L’inchiesta, come anticipa l’edizione oggi in edicola del Secolo XIX parte su input del COAPS e si concentra sulla creazione da parte di Joseph Tey Wei Jin della KickOff Ventures, la società con la quale secondo quanto ricostruito da Virgilio Sport ha acquisito il club. Solo che nel farlo non ha inviato la specifica documentazione alla FIGC. E da qui partono le violazioni e a cascata le nomine interne.

Crisi della Sampdoria, parla Walter Alfredo Novellino

Per inquadrare al meglio la situazione ci siamo rivolti ad un grande ex della Sampdoria. Parliamo di Mister Walter Alfredo Novellino, classe 1953, grande campione sul campo negli Anni 70-80, era titolare nel Milan di Liedholm che vinse lo Scudetto della Stella, allenatore esperto di promozioni sin dal 1990. Al suo attivo la promozione in Serie A del 1998 con il Venezia, quella del 2000 con il Napoli e soprattutto quella proprio con la Sampdoria. L’esperienza più lunga e di maggior successo, quando il popolare “Monzon” ha prima portato la squadra in Serie A nel 2003 e poi l’ha mantenuta competitiva nella massima serie per quattro stagioni consecutive.

Mister grazie della disponibilità, come giudica la situazione della Sampdoria?

“Sicuramente non è bella. Non so cosa possa essere successo e soprattutto ad ora non vedo alternative. Ovvio, siamo all’inizio, c’è un allenatore giovane e la squadra mi sembra costruita per fare bene. Ma c’è da considerare anche l’elemento societario penalizzante. Non riesco a comprendere queste grandi difficoltà che continua a portarsi dietro”.

Un inizio di stagione così negativo può portare la strada verso la deriva disastrosa presa nello scorso campionato?

“Non comprendo tante cose. Dalla sorta di ripescaggio dello scorso campionato doveva derivare l’avvio della costruzione di una squadra forte e competitiva. I tifosi della Sampdoria non meritano tutto questo. Inutile che si dica che alla maglia bisogna voler bene, la maglia si deve amare. La Sampdoria è troppo importante e troppo bella per non essere amata. La società, con tutti i discorsi sulle proprietà, non si capisce bene chi abbia dietro. Noi avevamo Marotta e Garrone, delle certezze importanti, che portavano frutti sia in campo che fuori”.

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Comunque, la Sampdoria ha acquistato giocatori di categoria superiore, ad esempio Barak, e promettenti, come Cherubini e Pafundi.

“Qui bisogna avere la pazienza. Donati deve far capire ciò che vuole. Non lo conosco il suo operato come allenatore, ma sicuramente starà cercando le soluzioni migliori. I giocatori di esperienza dovrebbero aiutarlo. Io avevo Flachi, Volpi, tutta gente che portava qualcosa in più nello spogliatoio. Credo che un buon tecnico debba essere bravo a coinvolgere i giocatori nel suo progetto”.

Come si esce da un momento così complesso?

“Gli allenatori sono soggetti ai risultati e non vi è dubbio. Spero che lui coinvolga i giocatori nel suo progetto e nelle sue idee. Bisogna scendere in campo per l’allenatore, ma soprattutto per la città, per Genova e per la Sampdoria. Bisogna far capire il peso della maglia, indossata da tanti campioni. Per il resto il campionato è lungo. La squadra è buona, ma si esce tutti insieme. Bisogna remare tutti dalla stessa parte”.

Quanto le condizioni di incertezza societarie possano pesare sul rendimento della squadra?

“Non conosco a fondo la situazione. Con Garrone e Marotta abbiamo fatto bene perché erano strutturati. Bisognerebbe coinvolgere i calciatori passati per il blucerchiato e che amano la Sampdoria, come ad esempio Francesco Flachi. Non vedo come mai non sia stato coinvolto, anche per l’affetto che il pubblico nutre nei suoi confronti. La Sampdoria non si tocca, quella maglia è troppa bella. Farei di tutto per renderla felice e bisogna fare di tutto perché accada”.

Autore
Virgilio.it

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