Sampdoria, la conferenza di Pietro Accardi in diretta su Genova24
- Postato il 14 novembre 2024
- Calcio
- Di Genova24
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Genova. Non è un momento facile per la Sampdoria visto la sconfitta contro la capolista Pisa, in trasferta, e quella precedente tra le mura amiche del “Ferraris” contro il Brescia.
13.45 Inizia puntuale la conferenza di Accardi
E’ Finito il ritiro?
Si, non era punitivo. Il ritiro è finito. Dopo Pisa avevamo deciso di sospendere i giorni di riposo ma ora è terminato il ritiro.
I giocatori non stanno rendendo come dovrebbero?
Quando sono venuto alla Sampdoria sapevo cosa sarei dovuto venire a fare sia per quanto riguarda il mercato che il Campionato. Quando i giocatori non rendono sono abituato a non dare la responsabilità solo a loro, c’è anche responsabilità nostra.
Io mi prendo sempre le responsabilità perché vivo con loro ogni istante probabilmente anche io devo far capire di più tante cose.
Il mister è a tempo? E’ previsto un cambio modulo?
Il mister non è a tempo gode della fiducia della società della squadra. Sa anche lui che quello che si deve vedere oggi è un altro spirito, in tutte le partite. Sian nel primo che secondo tempo. Per modulo aveva già una idea di provare nuove soluzione anche in virtù del recupero di certi giocatori. sta lavorando su un altro modulo ma non perché quello di prima era sbagliato. Le cose andranno meglio se cambieremo spirito indipendentemente dal modulo.
Forse era meglio cambiare subito all’inizio della stagione la guida tecnica?
Io faccio errori tutti i giorni. Su Pirlo abbiamo deciso di continuare proprio per dare continuità ad un progetto tecnico iniziato sotto la mia non gestione. Perchè? Perché nella seconda metà del campionato ho visto una squadra con identità.
Chiaro è che quando si da continuità poi ci si aspetta da subito un inizio diverso, questo non è venuto quindi abbiamo deciso di cambiare.
Non è un discorso di Pirlo o Sottil, noi abbiamo fiducia in Sottil. Anche lui si è trovato giocatori che non ha scelto ma era contento dei giocatori che avrebbe allenato. In 9 partite di campionato lui ha portato 4 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte più il passaggio in Coppa Italia.
Deve cambiare però l’atteggiamento.
Non si sa mai che Sampdoria si trova: a volte con atteggiamento giusto altre volte non reagiscono i calciatori. La Sampdoria deve avere la faccia cazzuta di Sottil?
Assolutamente sì, la squadra deve fare la faccia di Sottil ma anche la mia. Io ho quelle caratteristiche e voglio che le abbiano anche i miei calciatori. Devono essere cazzuti.
Parlando di giocatori alcuni sono ai margini del progetto?
Avere tanti giocatori da gestire può essere un problema, soprattutto il Serie B dove si possono portare solo 23 giocatori, quindi ora Sottil deve lasciarne sempre 6 a casa. La cosa che mi ha sorpreso è vedere l’unione tra i ragazzi forse sono così perché Sottil è sempre stato chiaro con tutti. Ricordo Kasami, inizialmente si sono parlati e gli ha detto e chiesto determinate cose. Lui si è messo a lavorare in quell’ottica e ha riconquistato il posto.
La scelta di cambiare alcuni giocatori che avevano reso molto la scorsa stagione (tipo Esposito) è stata una scelta di mercato?
La squadra l’ho costruita con un altro allenatore e ho scelto insieme a lui. I giocatori li abbiamo voluti tutti quelli andati via non erano nei nostri programmi.
Questione centrocampo. Forse manca ancora una mezzala più di gamba?
Bellemo è un centrocampista a due che può fare la mezz’ala di raccordo. Cioè se giochiamo centrocampo a tre abbiamo due mezzali tattiche e due di gamba che sono Ankinsamiro e Yepes abbiamo deciso di mettere un centrocampista in più perché ricordiamoci che c’è Vieira che è un gran giocatore ma spesso falcidiato dagli infortuni. Abbiamo trovato qui Ricci per questo abbiamo costruito il centrocampo di cui ti sto parlando. Ora non pensiamo al mercato, dobbiamo pensare a Palermo e dare la versione migliore di noi stessi.
Avete messo in preventivo che non possa arrivare la Serie A quest’anno?
La programmazione è a medio lungo termine ma con il mercato che abbiamo fatto le aspettative si sono alzate. Marassi non è un problema, è il nostro fortino. Siamo noi che dobbiamo farlo diventare di nuovo un fortino ma non perché lo patiamo ma perché dobbiamo trascinarli ora. Ora dobbiamo restituire qualcosa ai nostri tifosi che sono stati straordinari.
Riavvicinerete i giocatori alla squadra?
Sono d’accordo io ho vissuto gli anni dove il rapporto con la città era molto più stretto. E’ un dialogo con la società. Oggi abbiamo un centro sportivo e gli spazi sono pochi ma dovremmo trovare uno spazio per provare ad aprile alla gente.
Genova24- Capitolo Tutino, fino a qua solamente 3 gol. Su di lui sembrerebbero esserci gli occhi della Fiorentina che lo vorrebbero come vice Kean.
Lo apprendo da lei l’interesse della Fiorentina. Noi Tutino lo abbiamo fortemente voluto ma deve fare di più e lui è il primo a saperlo. Non è contento delle sue prestazioni.