Sampdoria, Gregucci: “No all’orgasmo agonistico: voglio una reazione composta, lucida e performante”

  • Postato il 24 ottobre 2025
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  • Di Genova24
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Generico ottobre 2025

Genova. “Dal punto di vista psicologico, la squadra deve acquisire consapevolezza e responsabilità, perché la classifica ce lo impone”. Inizia così la prima conferenza stampa di vigilia di mister Angelo Gregucci. Domani la Sampdoria scenderà in campo al “Luigi Ferraris” contro il Frosinone.

“Dobbiamo affrontare le partite con rispetto e umiltà, ma anche con la convinzione di poter migliorare – prosegue -. Servono intelligenza, sacrificio e unione: questo è il nostro obiettivo principale”.

Sul lavoro che sta svolgendo lo staff, che vede l’aggiunta del data analyst Gauthier Vanderloock: “Abbiamo raccolto informazioni e le stiamo elaborando come staff. In questo momento, però, non è una priorità discutere se giocare con una o due punte. La priorità è trovare un gruppo compatto, comportamenti corretti e atteggiamenti lucidi, anche nei momenti di tensione. A volte si va in “orgasmo agonistico”, ma lì si rischia di perdere la lucidità. Noi dobbiamo invece restare composti, concentrati e mentalmente solidi. Quando cambia la guida tecnica, spesso c’è una reazione: voglio che la nostra sia una reazione composta, lucida e performante”.

Per il tecnico non è assolutamente importante “chi gioca la partita, ma come la gioca“. Un aspetto importante che vuole essere il capo saldo della nuova guida tecnica: “Oggi i cambi tattici sono determinanti e possono decidere gli incontri. L’intera rosa deve essere pronta, perché il calcio moderno richiede contributi da parte di tutti, anche di chi subentra. Siamo chiamati ad una partita importante contro una squadra che ha fatto molti punti e che rispettiamo. Dobbiamo cercare solidità, entusiasmo e spirito di squadra. In questo momento non dobbiamo fissarci sui numeri: due punte, una e mezza, tre…È questo lo spirito della Sampdoria: una famiglia coesa. Quando ero calciatore, si parlava spesso della “famiglia Sampdoria”, e dobbiamo riscoprire quello spirito”.

Tutti quelli che hanno vissuto la Sampdoria negli anni d’oro ricordano quel senso di famiglia. Qui si stava bene, ci si sentiva parte di qualcosa di più grande – continua-. Gianluca Vialli, con la sua grandezza e umiltà, ne è stato l’esempio più commovente: voleva chiudere la carriera qui, e questo dice tutto”.

Su Cherubini: “Ha qualità, lo faremo crescere con la squadra”.

Il lavoro si baserà molto sui dettagli: “Fanno la differenza in un campionato duro come la Serie B: se lo curi, guadagni tre punti; se lo sbagli, resti a zero. Ogni pallone va attaccato come se potesse decidere la stagione. Lavoreremo per essere precisi, lucidi e determinati, senza mai regalare nulla”.

Sul concetto di leader: “Non è chi parla di più, ma chi ti tende una mano nei momenti di difficoltà. Ai miei tempi riconoscevo subito chi era il leader: era quello che mi aiutava, non chi si imponeva. I veri leader vengono riconosciuti, non nominati”.

Il tifo del pubblico blucerchiato dovrà avere una grande importanza a livello mentale che la squadra dovrà conquistarsi sempre di più: “Sotto l’aspetto mentale, il pubblico te lo devi conquistare con l’atteggiamento. Marassi si infiammerà solo se la squadra dimostrerà compattezza, sacrificio e generosità. L’anno scorso, nelle difficoltà, ho visto un popolo straordinario, profondamente legato ai propri colori: è un tifo che commuove.

Ora dobbiamo aiutarci tutti, squadra, società e tifosi. Da quando esiste il calcio, l’approvazione arriva in base a ciò che si mostra in campo: prestazioni generose e spirito di sacrificio. La qualità, col tempo, emergerà“, chiosa.

 

 

 

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Genova24

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