Sampdoria, Evani: “Oggi dovevamo aprire una porta per avere speranza, ora recuperiamo energie”

  • Postato il 9 maggio 2025
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chicco evani

Genova. La partita della vita, come l’aveva definita Chicco Evani nella conferenza pre-gara, la Sampdoria l’ha vinta e il mister commenta in sala stampa l’1-0 con la Salernitana: “Mi aspettavo dai ragazzi quello che ho visto in settimana ed è quello che si meritano. È la loro serata, sono contento per loro, ma soprattutto per il pubblico che anche stasera ci ha sostenuto dal primo all’ultimo secondo. Io l’ho detto da quando sono arrivato qui: noi siamo in difficoltà, ma il pubblico è impressionante da Champions League, ci ha dato l’energia e la spinta per arrivare a questo risultato che non era facile da ottenere”.

Gli altri risultati mettono comunque la Sampdoria in una situazione complicata, ma Evani confessa di non saperne nulla: “Non so i risultati degli altri, veramente, perché io sono concentrato su questa squadra. Non lo so cosa sia successo, ma so cosa è successo qui stasera e sono contento di questa partita”. 

Il fatto che una vittoria con la Juve Stabia potrebbe non bastare per essere tranquilli fa capire quanto fosse determinante oggi: “Sapevamo che questa è come una porta, una porta che dovevamo assolutamente aprire per poter aprire una speranza, aprire la luce e se non ce la facevamo con la chiave, dovevamo buttarla giù a spinta”. 

Secondo Evani il primo tempo è stato buono, il secondo tempo un po’ più sofferto “ma comunque concedendo poco e niente all’avversario se non qualche calcio d’angolo”. 

Sui cambiamenti in formazione rispetto alla partita col Catanzaro chiarisce: “L’ho detto anche quando ho fatto la formazione. ‘Oggi mi date quella sensazione di non poter sbagliare, perché chiunque avessi scelto avrebbe dato il massimo, avrebbe fatto che la squadra ottenesse questo risultato’. 

Meulensteen si è riscattato dopo la prova di Carrara e anche Niang, dopo essere stato un po’ stuzzicato in conferenza, ha comunque dato una risposta positiva in campo: “Ho parlato con loro quasi tutta la settimana. Di Melle, se vi ricordate, addirittura l’ho mandato in tribuna in una partita e gli ho spiegato il motivo. Il giorno dopo è venuto lui a parlarmi e ha capito perfettamente qual era stato il motivo. E da è un altro giocatore, non si discute la sua qualità sia tecnica, fisica sia tattica”. 

Sull’infortunio di Borini ancora si sa poco, farà una risonanza magnetica alle 8 di domattina: “Ha fatto quel contrasto e non so se è una botta o una piccola distorsione, comunque è da valutare”. Fino a quel momento aveva giocato con grande generosità: “È un giocatore d’esperienza che di queste partite ne ha vissute tante e anche per quello che la scelta è ricaduta su un giocatore così, sia per la qualità, ma soprattutto perché è abituato a certe tensioni”. 

Ora c’è una trasferta che resta decisiva, da preparare in poco tempo visto che si gioca martedì sera: “Intanto bisogna recuperare energie, fisiche, ma soprattutto mentali, perché abbiamo speso tanto. C‘erano alcuni ragazzi che hanno dato talmente tanto che erano è accasciati alla fine. Però è bello vedere questa generosità da parte loro, questa unione anche da chi era fuori, dagli infortunati, che hanno partecipato al ritiro anticipato, sono venuti sempre a stare vicino alla squadra. È così che si può sperare di ottenere dei risultati“.

Positivo anche l’atteggiamento difensivo con Ferrari davvero in palla: “Ferrari è un po’ quello che sicurezza a tutto il reparto, perché è quello che ha più esperienza e fa stare tranquilli gli altri, guida la difesa in maniera esemplare. Devo dire che tutti sono stati bravi, i tre hanno concesso poco a giocatori di spessore come aveva la Salernitana, soprattutto in fase di attacco”. 

Il dover per forza vincere può avere aiutato la Sampdoria a non potersi anche permettere più di avere paura? “Io credo che la paura debba esistere. Solo gli incoscienti non hanno paura.L’importante è indirizzarla nella maniera giusta. Ci sono quelle paure che ti bloccano e non ti fanno ragionare correre. Poi ci sono le paure che ti mettono in una condizione di avere timore dell’avversario, ma sai anche come affrontarlo e ti forza per poterlo superare. Noi l’abbiamo indirizzata bene”. 

Anche sul piano mentale la Samp ha mantenuto la calma nonostante alcune decisioni arbitrali discutibili: “Ho detto ai ragazzi fatela perdere a me la pazienza, la calma.Voi state sul pezzo sempre e non innervosite l’arbitro e non innervositevi”. 

Autore
Genova24

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