Sammy Basso, in migliaia ai funerali del 28enne affetto da progeria | Il cardinale Parolin: "E' stato una luce accesa nel mondo"

  • Postato il 11 ottobre 2024
  • Di Tgcom24
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Sammy Basso, in migliaia ai funerali del 28enne affetto da progeria | Il cardinale Parolin: "E' stato una luce accesa nel mondo"

Il feretro di legno bianco è stato coperto da un cuscino di girasoli. Sul palco dove è stato allestito l'altare anche dei palloncini colorati. La celebrazione è stata accompagnata anche da un coro e dalle note di una chitarra.

Gli amici di Sammy: "Avevi la testa dura e il cuore grande" "Caro Sammy, avevi la testa dura, ma il cuore grande. Eri e sarai sempre il riferimento del nostro gruppo". Così Sammy Basso è stato ricordato dagli amici, durante i funerali, davanti a circa cinquemila persone. "Avevi anche dei difetti - ha detto uno degli amici -. Nonostante ti dicessimo sempre che dovevi stare attento, a non farti male, tu volevi sempre ballare assieme a noi, povere le tue anche... Poi il modo in cui dormivi, le coperte non dovevano mai toccarti i piedi. E le tue scarpe strane, non c'era modo di riuscire a infilartele giuste al primo colpo". "Noi - ha concluso - vogliamo ricordarti pensando che un domani, grazie alla tua determinazione e ai tuoi studi, un dottore potrà diagnosticare la progeria di una bambino, e finalmente potrà dire ai genitori che c'è una cura, e che il loro potrà crescere sano e forte".

Parolin: "Una luce nel mondo" "Ho avuto modo di conoscere Sammy, e considero una grazia averlo incontrato. É stato una luce accesa nel mondo, attento all'attualità e pronto a spendersi per la pace nella convinzione che anche il singolo potesse accendere la speranza e cambiare le cose". Queste le parole di Parolin nel messaggio letto durante i funerali.

 

Le parole di Zaia "Sammy è stato un grande veneto, un personaggio unico nel suo genere, autoironico, intelligentissimo. Sempre pronto con la battuta, eclettico ma soprattutto una persona dal pensiero profondo". Lo ha detto Luca Zaia, presidente del Veneto. "Ha fatto tanto per la sua malattia - ha aggiunto - era in un progetto sperimentale già dall'età di 12 anni; ha fatto tanto in vita ed ha voluto lasciare anche un segno dopo la sua scomparsa: ha donato gli organi per la ricerca". "Come diceva Ugo Foscolo ne 'I sepolcri'- ha sottolineato Zaia - 'chi fa grandi cose nella vita si garantisce l'immortalità', e Sammy si è garantito l'immortalità non solo per questo ultimo saluto che è affollatissimo, ma con tutta la sua opera che non verrà dimenticata".

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Tgcom24

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