Salvini: “Perché ho abbassato i toni? Perché voglio fare il ponte”. L’avvocato Notarianni avverte: “Non vogliono rischiare di dover rispondere del danno erariale”

  • Postato il 31 ottobre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Ospite di Radio Anch’Io, il vicepremier Matteo Salvini ribadisce che “il ponte non serve a Salvini o a Zanchini”, ma “unisce 5 milioni di italiani che vivono in Sicilia all’Italia e all’Europa”. Aggiunge che “lo vogliono l’Europa, gli agricoltori, gli ingegneri, gli amministratori… Ce lo chiedono tutti, non lo vogliono i Cinque Stelle”. Per Salvini “il ponte serve agli italiani, ai leghisti, al Pd, ai Cinque Stelle”, e chiarisce di non voler alimentare polemiche: “Perché lo voglio fare. Perché lo voglio fare e non mi interessano gli scontri”. Sui dubbi di Luca Zaia precisa: “Ha già smentito”, mentre accusa i media: “La Stampa, Repubblica… fanno titoli contro la Lega e contro Salvini da anni”.

Intanto, l’avvocata del Wwf Aurora Notarianni, intervistata dal Fatto Quotidiano, spiega che la bocciatura della Corte dei Conti nasce da un progetto “vecchio”, da costi aumentati oltre il 50% e dall’assenza di gara. Inoltre, la “Stretto di Messina Spa”, ora pubblica, trasferisce “i rischi totalmente a carico dello Stato”. Per questo, osserva, il governo avrebbe rallentato: “si sono resi conto che forzare la mano espone a responsabilità amministrativa e contabile”. L’avvocata avverte: “Se dai un incarico a una società per realizzare un progetto senza fare una gara, senza che abbia i requisiti, a un prezzo non congruo potrai essere chiamato a rispondere del danno erariale causato”. Tradotto in parole povere: al governo, spiega il Fatto Quotidiano, ora frenano perché temono un giorno di dover pagare di tasca loro senza l’approvazione della Corte dei Conti. Ma Salvini replica: “Perché ho abbassato i toni? Perché lo voglio fare. Perché lo voglio fare e non mi interessano gli scontri”.

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Blitz

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