Salvini assolto, Schlein fuori dal mondo: "Li batteremo sulla politica". Ma la sentenza Open Arms è una vittoria totale
- Postato il 20 dicembre 2024
- Di Libero Quotidiano
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Salvini assolto, Schlein fuori dal mondo: "Li batteremo sulla politica". Ma la sentenza Open Arms è una vittoria totale
"Difendere i confini italiani non può essere mai un crimine", dice Giorgia Meloni salutando come "una grande notizia l'assoluzione di Matteo Salvini". La sera del verdetto del processo di Palermo Open Arms, in cui il vicepremier era imputato di sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio, diventa motivo di nuovo scontro tra il centrodestra e le opposizioni.
"Proseguiamo insieme, con tenacia e determinazione, per combattere l'immigrazione illegale, il traffico di esseri umani e difendere la sovranita' nazionale. Evviva", esulta su X la premier parlando di "accuse infondate e surreali".
Contemporaneamente, la leader del Pd Elly Schlein rilancia la campagna anti-Salvini: "La nostra critica alle scelte di Meloni e Salvini, oggi come ieri, è tutta politica e non cambia di un millimetro perché è sulla politica che li batteremo. Le sentenze si rispettano sempre a differenza di quanto fa la destra e la nostra dura opposizione alle loro scelte continuerà", sono le parole della Schlein in Transatlantico. L'aula della Camera ha invece accolto la notizia dell'assoluzione con un fragoroso applauso da parte dei deputati del centrodestra.
D'altronde quella di Palermo è una vittoria giudiziaria e politica piena per il vicepremier, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e leader della Lega. "Oggi è una bella giornata" aveva detto Salvini al suo arrivo in mattinata all'aula-bunker palermitana. E così è stato. Assolto da tutti i capi d'imputazione, dall'accusa più grave di sequestro di persona e da quella più leggera di rifiuto d'atti d'ufficio con la formula più piena: il fatto non sussiste.
"Sono felice: dopo tre anni ha vinto la Lega, ha vinto l'Italia. Difendere la Patria non è un reato ma un diritto. Andrò avanti ancora più determinato di prima - ha commentato all'uscita -. Abbiamo rischiato? Sì. D'altronde, chi nella vita non rischia non va da nessuna parte. Oggi il tribunale di Palermo come prima il tribunale di Catania ha detto che abbiamo fatto il nostro dovere: di contrastare l'immigrazione di massa e l'invasione organizzata e finanziata".
La sentenza della seconda sezione del tribunale di Palermo lo assolve dall'accusa di aver trattenuto a bordo per giorni i 147 migranti salvati dalla nave della ong spagnolaOpen Arms nel canale di Sicilia nell'agosto del 2019. Per il collegio presieduto da Roberto Murgia, a latere Andrea Innocenti ed Elisabetta Villa, Salvini non c'è nemmeno stato il rifiuto di firmare atti che erano di sua pertinenza in quanto ministro dell'Interno. "È stata un'assoluzione piena, e tra le formule assolutorie è stata scelta quella più piena, secondo che non sussiste alcun reato - sottolinea l'avvocata Giulia Bongiorno -. Non è una sentenza contro i migranti, ma contro chi sfrutta i migranti".
La pubblica accusa, rappresentata in aula dalla procuratrice aggiunta Marzia Sabella, dalla sostituta Giorgia Righi e dal sostituto Geri Ferrara, aveva chiesto sei anni di reclusione per l'attuale vicepremier. Ci sono volute otto ore di camera di consiglio per decidere. Ad ascoltare la sentenza in aula al Pagliarelli c'era anche il procuratore capo Maurizio de Lucia. Una doccia fredda per la procura e le 27 parti civili. In molti erano convinti che sarebbe arrivata la condanna per il rifiuto d'atti d'ufficio. Per comprendere la ratio che ha portato alla decisione del collegio bisognerà attendere le motivazioni che verranno depositate entro 90 giorni. Questa sera dopo 25 udienze, 45 testimoni ascoltati e oltre tre anni di processo si conclude il primo atto della vicenda Open Arms, che fin dall'inizio ha intrecciato l'aspetto giuridico e quello politico. E che continuerà a tenere banco anche nei prossimi mesi.
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