Salta il tavolo di contrattazione e scatta lo sciopero del trasporto pubblico: sarà lunedì 24 febbraio
- Postato il 21 febbraio 2025
- 0 Copertina
- Di Il Vostro Giornale
- 1 Visualizzazioni


Liguria. E’ saltato il tavolo di contrattazione per il rinnovo del contratto collettivo nazionale degli autoferrotranvieri in corso tra governo, sindacati e parti datoriali. A far saltare l’accordo gli aumenti salariali considerati “irrisori” da parte dei rappresentati dei lavoratori. Per questo motivo è stato indetto uno sciopero nazionale di 24 ore per il prossimo lunedì 24 febbraio.
“Il Ministero dei Trasporti e le parti datoriali dovevano ratificare un contratto collettivo nazionale che imponeva aumenti irrisori del 5,96% per il triennio 2024-2026, ben al di sotto della perdita reale del potere d’acquisto e nell’assenza totale di consultazione democratica dei lavoratori – si legge in una nota della Rsa Amt di Usb – Non solo questa preintesa è inadeguata ma ora, come temevamo, torna in discussione il rinnovo del CCNL. L’incontro previsto per il 19 febbraio tra il Ministero dei Trasporti e le parti sociali è stato annullato, segno ulteriore della mancanza di volontà di governo e imprese di risolvere i gravi problemi del settore”.
“Per i lavoratori di Amti Genova questa situazione è ancora più grave! Dopo anni di sacrifici, turni estenuanti e salari insufficienti, ci troviamo di fronte all’ennesima beffa contrattuale che non tiene conto delle difficoltà reali di chi garantisce il servizio pubblico ogni giorno. I bassi salari costringono alla fuga gli autisti mettendo a repentaglio il futuro dell’azienda e dei suoi dipendenti. USB non ci sta”, si legge nel comunicato stampa.
Per questo motivo “Dopo anni di peggioramenti delle condizioni di lavoro e bassi salari è il momento di dire basta – avverte il sindacato di base lanciando lo sciopero – sciopereremo per un contratto con aumenti veri e adeguati all’inflazione reale e per la mancanza di sicurezza sul posto di lavoro, contro il blocco della assunzioni e per fermare la svendita del trasporto pubblico locale genovese”.