Salpate verso Gaza le barche italiane della Global Sumud Flotilla: “La Palestina ci insegna la libertà”

  • Postato il 14 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Global Sumud Flotilla partenza

Liguria. Hanno preso il mare dirette verso il Medio Oriente le imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla, la missione internazionale che punta a rompere il blocco navale israeliano per raggiungere la Striscia di Gaza, portare aiuti e stabilire un corridoio umanitario che possa aiutare la popolazione palestinese di fatto tenuta in trappola dell’esercito di Tel Aviv. Ieri pomeriggio le barche hanno preso il largo partendo dal porto di Augusta, in Sicilia. La prima tappa è stata nei pressi di Porto Palo di Capo Passero – dove si trovano mentre scriviamo – nella punta più a meridione dell’isola, prima del “salto” verso il mare aperto dove incontreranno le altre due flotte della Sumud in partenza dalla Tunisia e dalla Grecia.

La flotta partita dall’Italia è composta da 17 imbarcazioni, sulle quali sono saliti a bordo attivisti, volontari, giornalisti e parlamentari, oltre che alle 40 tonnellate di aiuti umanitari raccolti le scorse settimane. Li seguirà la Life Support di Emergency.

Tra i partecipanti alla missione anche Stefano Rebora, fondatore e responsabile di Music For Peace, la onlus genovese da anni attiva in diverse parti del mondo nella gestione di raccolta e distribuzione di aiuti umanitari. Oltre a lui anche Josè Nivoi, del Calp Usb, il collettivo autonomo di lavoratori portuali, che giovedì sera si è collegato in diretta durante l’assemblea pubblica organizzata dal sindacato di base per organizzare la “risposta” di quelli che viene definito “l’equipaggio di terra” durante la missione.

“La nostra è un’azione coordinata e non violenta partita dalla società civile, da chi vuole rompere ogni complicità col governo sionista e aprire un corridoio umanitario verso la popolazione di Gaza che da decenni resiste all’occupazione e da quasi due anni al genocidio – ha scritto Maria Elena Delia, portavoce italiana della Global Sumud Flotilla – La Palestina ci insegna la libertà, la forza di resistere contro tutto questo, e noi non possiamo fare altro che portare tutta la solidarietà possibile. Da terra e da mare siamo un unico equipaggio, e la nostra destinazione è, e rimarrà, Gaza”.

La flotilla verso Gaza

Nei giorni scorsi la flotta internazionale partita da Barcellona e alla fonda a Tunisi in attesa della partenza ufficiale, ha subito due diversi attacchi da parte di droni, durante i quali sono stati sganciati su due barche ordigni incendiari. Negli attacchi non si sono verificati feriti ma solo qualche piccolo danno ai ponti delle imbarcazioni.

“Una provocazione e una intimidazione che non ci fermerà” hanno risposto gli attivisti, mentre per giorni è proseguita la polemica sulla tipologia di strumenti utilizzati per questo attacco. Se da un lato alcuni hanno dubitato che potesse essere stato un drone, molti esperti hanno segnalato l’utilizzo anche in altri teatri di guerra di utilizzo di tecnologie del genere: in rete si trovano esempi di utilizzo di droni che lasciano cadere ordigni incendiaria utilizzati dall’esercito israeliano e nel conflitto in Ucraina.

Usb proclama lo sciopero generale: “Bloccheremo tutto”

I sindacati di base Usb hanno proclamato lo sciopero generale nazionale di tutte le categorie per il prossimo 22 settembre. L’annuncio è arrivato lo scorso 11 settembre da Genova, esattamente dalla sala Cap di San Benigno, dove si è svolta l’assemblea pubblica – gremita – per rilanciare la mobilitazione in supporto alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla in partenza nelle prossime ore verso la Striscia di Gaza.

“Questa mobilitazione parla di Palestina ma parla anche di noi – ha ricordato poi Lutrario – e della voglia di riscatto che attraversa tutte le città di Italia e d’Europa e che da tempo è rimasta inespressa. Questo è il momento di tirarla fuori. Tutti e tutte insieme”.
Autore
Il Vostro Giornale

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