Sahara Occidentale: ONU chiama in causa Marocco e Algeria come attori principali del conflitto
- Postato il 12 settembre 2025
- Esteri
- Di Paese Italia Press
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Roma, 12 settembre 2025 – Il rappresentante speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Sahara Occidentale, Staffan de Mistura, ha recentemente rilasciato un’intervista all’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), in cui ha evidenziato il ruolo centrale di Marocco e Algeria nel conflitto che da quasi 50 anni coinvolge il Sahara Occidentale.
Secondo de Mistura, la crisi non può più essere vista solo come una disputa tra il Marocco e il Fronte Polisario – il movimento indipendentista saharawi – ma riflette soprattutto le tensioni politiche tra Marocco e Algeria. “Le Nazioni Unite lavorano per evitare un conflitto tra due nazioni, Marocco e Algeria, e un gruppo chiamato Polisario”, ha dichiarato il diplomatico, facendo notare come l’Algeria giochi un ruolo molto più importante di quanto voglia apparire ufficialmente.
Un punto particolarmente significativo è il modo in cui de Mistura si è riferito al Fronte Polisario: non come un rappresentante ufficiale del popolo saharawi, ma semplicemente come “gruppo”. Molti osservatori leggono questo come una presa di distanza dalla narrazione algerina, che da anni sostiene il Polisario come unico legittimo portavoce dei saharawi. In realtà, l’Algeria è da sempre il principale alleato politico e militare del Polisario e ospita migliaia di rifugiati saharawi nei campi di Tindouf, in condizioni molto difficili.
L’ONU ha più volte invitato l’Algeria a partecipare direttamente ai negoziati, riconoscendole un ruolo centrale nella ricerca di una soluzione duratura. Insieme ad Algeria, Marocco, Mauritania e Fronte Polisario, tutte le parti coinvolte sono chiamate a sedersi allo stesso tavolo per trovare una soluzione politica e pacifica.
Nel frattempo, il Marocco ha proposto un Piano di Autonomia per il Sahara Occidentale, che prevede una gestione interna del territorio da parte delle autorità locali saharawi, ma sotto la sovranità marocchina. Più di 100 Paesi nel mondo, tra cui Stati Uniti, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, considerano questa proposta la più seria, credibile e realistica.
Al contrario, la proposta di piena indipendenza sostenuta dal Fronte Polisario è sostenuta da un numero molto più ristretto di Paesi, tra cui la stessa Algeria.
Nonostante le tensioni, il Re del Marocco, Mohammed VI, ha più volte cercato di riaprire il dialogo con l’Algeria, nel tentativo di normalizzare i rapporti tra i due Paesi, ricordando anche come il Marocco abbia sostenuto la lotta algerina per l’indipendenza dalla Francia.
Oggi, a distanza di quasi cinquant’anni dalla fine del colonialismo spagnolo nella regione, è sempre più urgente trovare una soluzione politica condivisa sotto l’egida delle Nazioni Unite, che garantisca stabilità e diritti ai cittadini saharawi e rafforzi la sicurezza nel Maghreb.
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Photo cover: Nasser Bourita, Ministro degli Affari Esteri del Marocco a Rabat con il rappresentante del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Sahara Marocchino, Staffan De Mistura. Immagine Social Media
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