Safilo “bussa” alla porta di Chiara Ferragni: chiesti 5.9 milioni per risarcimento danni dopo il Pandoro Gate
- Postato il 19 giugno 2025
- Trending News
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
Sarà un’estate tutt’altro che tranquilla quella che rischia di dover affrontare Chiara Ferragni. E no, il gossip e le vicende sentimentali questa volta non c’entrano. Come se non bastasse il rinvio a giudizio per “truffa continuata e aggravata” – la prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 23 settembre, davanti alla terza sezione penale del tribunale di Milano -, all’orizzonte si stagliano le nubi nere (anzi, nerissime) di una richiesta di risarcimento danni pesantissima. Radiocor de Il Sole 24 ore ha infatti svelato che il gruppo Safilo ha avviato contro la Fenice Srl della Ferragni una causa di risarcimento da 5,9 milioni di euro.
SAFILO CHIEDE UN RISARCIMENTO MILIONARIO A CHIARA FERRAGNI – Bisogna tornare al dicembre del dicembre 2023 per capire l’origine dello scontro tra il gruppo Safilo (multinazionale italiana specializzata nella produzione e distribuzione di occhiali, che ha chiuso il 2024 con ricavi pari a 993 milioni di euro) e la Fenice Srl della Ferragni. Quando scoppia il “Pandolo Gate”, grazie ad una inchiesta su Il Fatto Quotidiano di Selvaggia Lucarelli, comincia la fuga dei marchi che collaboravano con l’influencer, a partire da Coca Cola e da Safilo, appunto, che produceva in licenza gli occhiali del brand Ferragni. Il gruppo, scrive Il Sole 24 ore, comunicò “il recesso unilaterale da entrambi gli accordi a seguito dell’intervento dell’Autorità garante della concorrenza sul caso Pandoro (al tempo in una nota parlò di ‘violazione di impegni contrattuali’ da parte dell’influencer)”. Oggi Radiocor aggiunge un dettaglio che ancora non era noto: a maggio 2024 il gruppo dell’occhialeria ha fatto causa in tribunale a Milano “chiedendo un risarcimento di 5,9 milioni di euro”. Ma qual è stata la contromossa della Fenice Srl? Prima ha chiesto la risoluzione del contratto “per inadempimento” e poi “un risarcimento per mancato incasso di royalties e danno d’immagine, per complessivi 3,65 milioni di euro” a Safilo per “importi dovuti”. Come finirà, lo stabiliranno i giudici.
LE CONTROVERSIE APERTE CON ALTRE AZIENDE – Com’è possibile che la causa avviata da Safilo emerga solo ora, a distanza di un anno? La risposta la fornisce sempre Il Sole 24 ore: Radiocor ha infatti ricostruito l’elenco delle controversie legali della Ferragni attraverso “le carte dell’impugnazione con la quale il socio Pasquale Morgese chiede al tribunale di Milano di annullare le delibere assembleari di Fenice Srl su conti e ricapitalizzazione”. I legali del socio della Ferragni, che nel frattempo ha versato 6,4 milioni di euro per ricapitalizzare le sue società diventando così azionista di maggioranza di Fenice Srl (ora ha il 99,8% dell’azienda mentre il restante 0,2% è nelle mani di Morgese), contestano l’ammontare, a loro dire eccessivo, del fondo rischi.
“Emergono infatti anche i potenziali contenziosi che a febbraio scorso ancora gravavano sulla Fenice (elenco fornito ai soci nel corso dell’ultima assemblea). Il più oneroso è quello relativo al gruppo Safilo”, riporta Il Sole. Ora i fronti aperti sono tanti. Da una parte c’è Morgese che ha “impugnato le decisioni approvate dall’ultima assemblea, chiedendo di invalidare tutto”, di fatto impugnando in tribunale il bilancio 2023. A questo si aggiungono il procedimento di mediazione con la veneta Swinger International, licenziataria della linea di abbigliamento, “che vorrebbe un risarcimento ‘per asseriti danni di immagine e di fatturato’, il recesso della casa farmaceutica Angelini dal contratto di licenza per la linea di profumi e quello rinegoziato con il partner della linea bambino, Monnalisa Spa (che poi ne ha chiesto comunque la risoluzione anticipata più il rimborso)”. Insomma, se l’estate sarà bollente, l’autunno per la Ferragni sarà quantomeno caldo.
L'articolo Safilo “bussa” alla porta di Chiara Ferragni: chiesti 5.9 milioni per risarcimento danni dopo il Pandoro Gate proviene da Il Fatto Quotidiano.