Russell perfetto al Gp del Canada, Antonelli sul podio. E la Ferrari? Non pervenuta
- Postato il 16 giugno 2025
- Di Il Foglio
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Russell perfetto al Gp del Canada, Antonelli sul podio. E la Ferrari? Non pervenuta
Si riprenderà mai Lando Norris dopo la stupidata, l’ha definita lui così con grande onestà prima di uscire dall’abitacolo, che gli ha procurato il primo “zero” nella sua stagione? Quando si tampona il proprio compagno di squadra ci si deve cospargere il capo di cenere. E Lando non si è sottratto. E cara grazia che la follia di Norris non ha causato un danno anche a Piastri. La questione della tenuta mentale-psicologica del giovane inglese diventa un tema pesante come un macigno. I due della Mc Laren non avevano mai battagliato seriamente prima del GP in Canada. Ci si è spesso domandati come sarebbe andata quando i due avrebbero dovuto prendersi dei rischi. Questa volta non era in palio la vittoria, i due lottavano per il quarto posto. Con una finestra possibile di attacco a Kimi Antonelli per il gradino più basso del podio. Attenzione, per la prima volta in stagione la Mc Laren non è andata a podio. Si era detto, e romanzato, che la direttiva tecnica di Barcellona avrebbe limitato il loro strapotere. Invece il vero cambiamento è arrivato dal Canada, dove una successiva direttiva ha costretto le scuderie ad alzare il fondo delle monoposto. E quindi la perdita di carico aerodinamico ha penalizzato maggiormente il team di Andrea Stella rispetto agli altri. Ma la vera questione rimane sempre il differente atteggiamento di Piastri rispetto a quello di Norris. Che ora non soffre più solo Verstappen dal punto di vista caratteriale. Il timido Lando ha dimostrato che anche quando deve incrociare la spada con il compagno di squadra i suoi sudori diventano freddi. Ventidue punti da recuperare possono essere un gap ancora non decisivo. Ma se Norris è questo, ovvero un pilota che per vincere ha bisogno di essere davanti al primo giro e non avere questioni da sistemare, allora prepariamoci a metterlo nel novero dei “bene, ma non benissimo”. Quella cerchia non tanto ristretta di piloti che sono veloci, a volte velocissimi, ma che hanno limiti caratteriali che li incatenano al più classico degli zero titoli. La vittoria di Russell è stata magistrale, costruita in qualifica e legittimata da una gestione complessiva di livello eccelso. Diciamolo senza indugio alcuno: questo ragazzo merita da subito il prolungamento del suo contratto in Mercedes. Esattamente come merita ogni elogio il “nostro” Kimi Antonelli. Primo podio per lui, gara di grande solidità in mezzo alle grinfie di Verstappen. Il quattro volte campione del mondo è andato due volte ai box proprio mentre Kimi lo stava attaccando. Come a non volersi far passare in pista da questo splendido sbarbatello. La Ferrari? Non pervenuta. Al netto di tutto quel che può dire e pensare il team principal Fred Vasseur, ovvero che il passo era buono ecc ecc…, questa SF25 se non si decide a portare aggiornamenti rischia di guardare sempre le altre tre scuderie “forti” da dietro. Stavolta ci si è pure messa una strategia discutibile a dir poco con Leclerc. Che però qualche colpa ce l’ha. Venerdì è stato lui ad andare a muro. E poi se non condivide le strategie del muretto può anche opporsi. Entrare ai box e dire alla radio, ovvero alle scuderie avversarie e a tutti gli spettatori, di non capire il perché di quel pit non fa bene né a lui, che si innervosisce, né alla squadra, che si sente messa in discussione. Farà bene, Vasseur, a chiarire le regole di ingaggio in queste situazioni. E’ pur vero che quando le cose vanno male, e le cose in Ferrari stanno andando male, possono sempre andare peggio. E consola fino ad un certo punto che da Le Mans siano arrivate notizie da giubilo. E’ in Formula 1 che la gente vuol vedere la Ferrari primeggiare. E invece anche questa volta sarà per l’anno prossimo.
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