Rugby, Italia – Cile è una prima assoluta, il console onorario: “Sicuro che tanti sudamericani parteciperanno”

  • Postato il 27 ottobre 2025
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console onorario Gian Luca Kenzo Chiavari italia - cile

Genova. Italia – Cile di rugby, che si giocherà allo stadio Luigi Ferraris il 22 novembre, sarà una prima assoluta. Le due nazionali non si sono mai affrontate nella storia del rugby.

Il rugby in Cile è in grande sviluppo: i Condores delle Ande, alla seconda qualificazione consecutiva alla Rugby World Cup, stanno vivendo un momento di grande sviluppo, anche a livello di importanza del movimento rugbistico nel tessuto sociale cileno. Una crescita dimostrata anche dalla recente visita del presidente Gabriel Boric in Vaticano, nel corso della quale il presidente del Cile ha fatto dono al Pontefice di una maglia della nazionale di rugby.

La sede di Genova, poi, rappresenta anche qualcosa in più: il test match che conclude le Quilter Nations Series 2025 è un’opportunità unica anche per la numerosa comunità sudamericana che vive in città.

Il marchese Gian Luca Kenzo Chiavari, console onorario del Cile a Genova dal 2012, non vede l’ora che si entri in clima partita e in un’intervista rilasciata alla Fir dice: “Nel mio lavoro, essendo un console onorario, mi occupo di assistere i cittadini cileni – spesso turisti – che possono avere le necessità più diverse. In Liguria c’è una comunità cilena ristretta, 403 cittadini iscritti, che però è ottimamente integrata e che si interfaccia con le altre comunità sudamericane presenti in città, che sono ben più numerose. Basti pensare che a Genova, c’è un cittadino dell’Ecuador ogni 14 italiani. Per questo, quando abbiamo ricevuto la notizia che l’Italia avrebbe ospitato il Cile al Ferraris, siamo stati davvero molto felici”.

Chiavari, figlio a sua volta di un console onorario del Cile a Genova, e con una grande conoscenza del Sudamerica, parla del rapporto del capoluogo ligure con il continente latinoamericano: “Come tutte le città portuali, anche Genova è contaminata dalle tradizioni dei popoli che commerciavano e con cui venivano intrapresi rapporti via mare. Quel che ha fatto la differenza è il fatto che, a fine Ottocento, i grandi transatlantici che partivano da Napoli andavano principalmente a New York, mentre quelli che partivano da Genova erano diretti a Buenos Aires. Per questo in Sudamerica c’è una grande presenza di discendenti di piemontesi e liguri. Ovviamente in Argentina, ma anche nei paesi circostanti, come il Cile”.

In effetti, il rapporto tra Sudamerica e Italia è fortissimo, e ha grandi esempi nel mondo dello sport: basti pensare che il soprannome dei giocatori e dei tifosi del Boca Juniors è Xeneizes – Genovesi, mentre in Uruguay gioca il Peñarol, fondato da italiani di Pinerolo, mentre in Cile una delle squadre di calcio più antiche del paese è l’Audax Italiano.

Tornando a Italia – Cile, e al rugby, Chiavari racconta un aneddoto: “Mio cugino Gianni Villa ha allenato la nazionale italiana di rugby dal 1972 al 1974. Appena appresa la notizia della disputa del test match a Genova l’ho chiamato. Ha una novantina di anni, ma ci ha tenuto a dirmi che il calore del rugby fa la differenza, e che la parte più sorprendente è il terzo tempo, quando i tifosi e i giocatori delle due squadre si riuniscono e festeggiano insieme. Sono sicuro che i tanti cittadini sudamericani che decideranno di partecipare, troveranno nel rugby una meravigliosa opportunità per stare insieme e divertirsi. Nelle ultime settimane ho riscontrato una grande passione per questo sport da parte dei cittadini cileni: ne ho contattati diversi, che mi hanno detto che saranno a Genova venendo anche da altre città d’Italia per supportare la loro nazionale”.

Chiavari parla dell’importanza dello sport come veicolo di un messaggio di unità tra i popoli: “Italia e Cile sono due paesi che si amano molto e che negli anni hanno costruito un rapporto continuativo e solido. Genova poi è una città di viaggiatori, che ha una storia millenaria e che accoglie persone da tutto il mondo. Sono sicuro che Italia – Cile sarà una bella partita e che gli spalti saranno colorati dai tifosi, italiani, cileni, o provenienti da tutto il Sudamerica, e che grazie a questo spettacolo lanceremo un bellissimo messaggio di unità tra culture”.

Autore
Genova24

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