Rubavano cellulari e computer sui treni e li nascondevano nella carta stagnola: tre arresti e due denunce

  • Postato il 13 giugno 2025
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Generico giugno 2025

Genova. La scorsa settimana, un controllo ordinario da parte del personale della Polizia Ferroviaria presso la stazione di Genova Piazza Principe ha portato all’identificazione di cinque cittadini stranieri di origine magrebina, due dei quali donne. I soggetti, già noti alle forze dell’ordine per precedenti reati contro il patrimonio nell’ambito ferroviario, sono risultati irregolari sul territorio nazionale.

Accompagnati negli uffici della Polfer, uno di loro sarebbe stato trovato in possesso di un computer portatile rubato il giorno precedente a bordo di un treno. Per questo, l’uomo è stato denunciato a piede libero per il reato di ricettazione e il PC è stato restituito al legittimo proprietario.

Secondo quanto riportato dalla nota della polfer, durante gli accertamenti, il gruppo avrebbe manifestato atteggiamenti di intolleranza e insofferenza, sfociati poi in atti di violenza che hanno causato lesioni agli operatori di polizia. Tre dei cinque sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Le due donne, invece, sono state denunciate a piede libero per lo stesso reato. Una delle due è stata congedata poiché non espellibile in assenza dei presupposti di legge, mentre l’altra è stata messa a disposizione dell’Ufficio Immigrazione, in attesa della convalida dell’accompagnamento coatto alla frontiera.

Parallelamente, la squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polfer ha condotto ulteriori accertamenti che hanno permesso di individuare un’abitazione in uso a due degli indagati. Una perquisizione domiciliare, delegata dall’Autorità Giudiziaria, ha portato al rinvenimento e al sequestro di ulteriore materiale rubato, presumibilmente proveniente da furti commessi sempre in ambito ferroviario. Tra la refurtiva, un telefono e un altro PC portatile sarebbero stati trovati avvolti in carta stagnola, un accorgimento che gli indagati avrebbero ritenuto potesse impedire una loro eventuale localizzazione, dato che proprio con questa tecnica alcuni di loro sarebbero stati recentemente rintracciati e denunciati per reati simili.

Autore
Genova24

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