Rottamazione cinque in manovra, le cartelle si potranno pagare in 54 rate bimestrali. Escluso chi non ha mai presentato dichiarazione
- Postato il 19 ottobre 2025
- Speciale Legge Di Bilancio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Arriva la quinta rottamazione delle cartelle per regolarizzare i debiti con il fisco. La manovra 2026 apre le porte a una nuova definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione, che riguarderà le cartelle dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. Potrà aderire chi ha presentato la dichiarazione ma ha omesso il pagamento. Sarà escluso chi non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi. Il debito potrà essere corrisposto in un’unica soluzione oppure rateizzato su 9 anni con 54 rate bimestrali tutte di pari importo. Non è prevista al momento alcuna rata minima iniziale: accantonata l’ipotesi di fissarla a 100 euro. Saranno rottamabili i tributi relativi agli enti locali, come ad esempio multe, Imu e Tari.
Come già per le rottamazioni precedenti, il contribuente potrà estinguere i debiti, versando unicamente le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non sono invece da corrispondere gli interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio. Dal beneficio si decade dopo due rate non pagate – anche non consecutive – con un meccanismo maggiormente punitivo rispetto alla Rottamazione quater: il debito residuo non sarà rateizzabile e dovrà essere a quel punto corrisposto in un’unica soluzione.
Sono esclusi da questa nuova definizione agevolata i debiti già oggetto di rottamazione con la quater (la definizione agevolata tuttora in corso, che riguarda i carichi fino al 30 giugno 2022). Chi al 30 settembre risulta in regola con i versamenti della quater non potrà infatti sospendere i pagamenti e passare alla quinquies: i debiti già “indicati” nelle domande di rottamazione quater per i quali i pagamenti previsti sono regolari non potranno infatti essere inseriti nella domande della Rottamazione quinquies.
La platea dei contribuenti potenzialmente interessati sarà molto ridotta rispetto ai 16 milioni citati da Matteo Salvini in conferenza stampa, numero che fotografa tutti gli italiani con una cartella esattoriale. Solo meno del 20% del totale dell’evasione deriva infatti dal mancato versamento, mentre oltre l’80% riguarda chi non presenta la dichiarazione dei redditi o la presenta in modo infedele.
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