Ronnie Coleman ricoverato in ospedale: “Ha una grave infezione del sangue”. Ecco come sta Mister Olympia
- Postato il 2 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Il suo corpo, un tempo simbolo di forza sovrumana, sta combattendo un’altra battaglia. Ronnie Coleman, leggenda del bodybuilding e otto volte vincitore del titolo di Mister Olympia, è stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni. A dare la notizia è stata la sua famiglia con un post sui canali social dell’atleta, spiegando che il 61enne sta ricevendo cure per una seria infezione al flusso sanguigno (setticemia). L’ex campione è stato trasferito domenica 29 giugno in una “struttura medica specializzata per ricevere le massime cure disponibili”. “Attualmente è in cura per un’infezione del sangue e rimane sotto stretto e intensivo controllo medico”, si legge nella nota della famiglia.
Nonostante la situazione rimanga “complessa”, ci sono anche segnali di speranza: “Ci sono stati incoraggianti segnali di progresso e il suo team medico sta lavorando 24 ore su 24 per supportare la sua guarigione. In questa fase, sono in corso le valutazioni e i trattamenti chiave, e Ronnie continua a lottare con la forza e la resilienza che lo contraddistinguono”. La famiglia, pur non volendo condividere altri dettagli al momento, ha ringraziato i fan per l’enorme affetto: “Siamo grati per l’enorme supporto e la gentilezza dimostrati. Continuate a tenere Ronnie nei vostri pensieri e nelle vostre preghiere”.
Questo ricovero è l’ultimo, difficile capitolo di un vero e proprio calvario fisico che Coleman affronta da anni, conseguenza diretta della sua ricerca della “perfezione assoluta” nel bodybuilding. Anni di allenamenti estremi e carichi “fuori da ogni logica” gli hanno causato ernie del disco multiple e danni cronici alla colonna vertebrale, diagnosticati per la prima volta nel 2007. Da allora, è stato costretto a sottoporsi a ben 13 interventi chirurgici, tra cui fusioni spinali, sostituzione di entrambe le anche con protesi e rimozione di viti e placche danneggiate. Un’operazione chiave nel 2016, durata quasi 12 ore, gli ha causato danni permanenti ai nervi spinali, compromettendo la sua mobilità e costringendolo all’uso di stampelle o di una sedia a rotelle. Nonostante questo, non ha mai smesso di allenarsi, una tenacia che, secondo molti, potrebbe aver aggravato ulteriormente le sue condizioni.
Le condizioni di Coleman sono da tempo oggetto di discussione tra gli esperti. Il dottor Antonio Webb, un chirurgo ortopedico specializzato in colonna vertebrale di San Antonio, due anni fa aveva analizzato il suo caso in un video molto seguito. “Tredici interventi alla colonna vertebrale, causati da anni di sollevamenti estremi”, spiegava. “Gli squat pesanti possono causare seri danni ai dischi intervertebrali, che funzionano come ammortizzatori. Una volta danneggiati, non si rigenerano più”.
Il primo infortunio chiave, raccontava Webb, risale al 1996: durante uno squat con 270 kg, Coleman sentì uno strano “pop”, ma lo ignorò, scoprendo solo dopo di avere un’ernia. Oggi, convive con un dolore cronico che lui stesso definisce da 9 o 10 su una scala da 1 a 10, a volte anche “12 o 13”. “Tredici interventi alla schiena sono un incubo per qualsiasi chirurgo”, aveva concluso il dottor Webb. “Ogni operazione successiva comporta più rischi: infezioni, danni ai nervi, dolori cronici. È una spirale difficile da fermare”. Una spirale che, forse, ha portato all’infezione attuale.
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