Ronde anti spaccio o partecipazione civica? Arci Piemonte contro il bando della Regione Piemonte per il Servizio Civile
- Postato il 23 novembre 2024
- Politica
- Di Quotidiano Piemontese
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PIEMONTE – “Nella conferenza stampa della Regione Piemonte di presentazione dei 4 progetti di servizio civile compare la narrazione di un’attività che vedrebbe i e le giovani impiegati in una sorta di ‘ronde’ a presidio del territorio. Espressioni e termini quali ‘presidiare il territorio’, ‘contrastare lo spaccio’, ‘pulire i giardini dalla sporcizia’, ‘piazze di spaccio’, ci preoccupano”. Così Arci Piemonte dopo la pubblicazione della graduatoria dei progetti di Servizio Civile, ammessi e vincitori del bando regionale.
“Nel plaudire la Regione per aver voluto proseguire su questa strada – spiega Arci in una nota – apprendiamo con preoccupazione alcuni elementi, che emergono dalla conferenza stampa di presentazione dei progetti. Il Servizio Civile, ahimè, ancora una volta sembrerebbe piegato a logiche emergenziali, ma soprattutto compare la narrazione di un’attività che vedrebbe i e le giovani impiegati in una sorta di ‘ronde’ a presidio del territorio. Espressioni e termini quali ‘presidiare il territorio’, ‘contrastare lo spaccio’, ‘pulire i giardini dalla sporcizia’, ‘piazze di spaccio’, ci preoccupano. Non solo perché lontane dal significato del Servizio Civile, che vuole essere esperienza della persona e promozione della partecipazione civica, ma anche perché prefigurano l’impiego di giovani e giovanissimi/e in attività più simili a prerogative delle Forze dell’Ordine, che a competenze loro. Il rischio è che i protagonisti di questa esperienza siano lasciati allo sbaraglio, a contrastare problemi che richiederebbero ben altri interventi e dispiego di risorse, educative, sociali, assistenziali, di supporto psicologico”.
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