Romano Floriani Mussolini è l'emergente della Juve Stabia: "Non giudicatemi dal cognome". Chi è e il rapporto con mamma

  • Postato il 18 novembre 2024
  • Di Virgilio.it
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Nome e cognome si accompagnano comunque, pur esprimendo sul piano dell’identità piani complementari. E così è anche per Romano Floriani Mussolini, esterno della Juve Stabia che vanta ascendenze che per chiunque altro sarebbero prevaricanti.

Un bisnonno come Benito, una prozia iconica come Sophia Loren, un nonno musicista e una madre che dopo la laurea in Medicina si è dedicata alla politica militante, occupando un posto in Parlamento per poi dedicarsi alla televisione.

Romano Floriani Mussolini e il peso del cognome

Al calcio, il terzogenito di Alessandro e di suo marito Mauro Floriani, è approdato con la naturalezza di chi incomincia a praticare i campetti durante gli anni scolastici per socializzare, apprendere le regole dello stare insieme che impartisce lo sport e per disciplina come tanti suoi coetanei. Accompagnata quest’indole dalla passione per il pallone, è cresciuta nel corso della giovinezza, della formazione fino al raggiungimento dell’obiettivo del primo contratto che – nel caso di Floriani Mussolini – è stato firmato con la Lazio di Claudio Lotito, presidente del club e di recente eletto senatore.

Dalla società biancoceleste, del quale è tifoso, il giovanissimo giocatore che la mamma ha assecondato quando fu evidente la strada intrapresa è passato da pochissimo alla Juve Stabia dove sta disputando una stagione da protagonista, perché approdato in una società in forte ascesa.

“Se il mio cognome incidesse sulla mia carriera sarebbe un dispiacere enorme. Cosa ci posso fare? Quello che conta è quello che faccio in campo. Ma devo dire che finora è stato così”. Il suo cognome è pesato e costituisce motivo di riflessione anche oggi. Ed è ovvio, evidente. “Il mio bisnonno Benito è stato un personaggio importantissimo per l’Italia, ma siamo nel 2024 e il mondo è cambiato”, dichiara il calciatore di proprietà della Lazio, ora in prestito alla Juve Stabia.

Quindi si è soffermato anche sul binomio Lazio-Mussolini: “L’ho sentito dire, queste cose legate al mio cognome non mi interessano. Ci sarà sempre qualche pregiudizio, ma il mio lavoro non c’entra e a me non pesa”, la replica del calciatore che porta un tatuaggio addosso di un bambino.

Romano Floriani Mussolini all’epoca della Lazio

Il sogno della Nazionale

Un bimbo che sogna la Nazionale, con ambizione ma che ha frequentato la scuola bilingue: “Ho fatto la scuola inglese per evitarne una italiana dove avrei attirato più attenzione. In campo nulla, a parte qualche urlo dalle tribune a cui non do peso, così come i commenti sui social. Mia madre l’ha vissuta peggio. Da donna è più difficile. A lei è pesato di più, perché fa politica ed è molto esposta. Ma è da ammirare per come si difende”.

Infine, sui consigli di mamma Alessandra: “Dice di fregarmene. La gente parlerà sempre, io sono per le sfide: se devo far chiudere la bocca a chi ha pregiudizi sul mio cognome, lo faccio”.

Sul suo futuro nella squadra stabiese, si è espresso Matteo Lovisa direttore sportivo della società che a RadioseiLazio ha rivelato in quela condizioni si trova: “Avevamo puntato Mussolini già a Pescara e solo quest’anno siamo riusciti a prenderlo. Per forza e passo spicca rispetto agli altri. Credo abbia grandi prospettive. Migliora giorno dopo giorno da giugno e a marzo farà ancora meglio. Bisognerà capire che crescita e che margine di miglioramento avrà”.

La carriera

Fino al 2016 alle giovanili della Roma, il giovane Mussolini si è trasferito in casa Lazio in quella stagione club in ci ha seguito la classica trafila con, poi, l’approdo in Primavera.

La svolta assai di recente – considerato che si tratta di un classe 2003 – con il primo contratto firmato con la società bianconceleste che scatena poi esperienze centrali per il difensore, all’occorrenza anche esterno di centrocampo, in primis il prestito al Pescara nel 2023, il rientro a Roma e, infine, il prestito alla Juve Stabia.

Il primo contratto di Floriani Mussolini

“Ripensando da dove ho iniziato sono felicissimo per aver firmato il mio primo contratto da professionista con la Lazio e passare altri tre anni con la maglia della SS Lazio”, aveva scritto su Instagram, un ancora più giovane Romano accanto alle foto che lo ritraevano durante la firma del suo primo contratto con la Lazio.

Non male per un classe 2003, passato anche per il settore giovanile della Roma, e che ha dimostrato già di poter ritagliarsi un ruolo nella squadra guidata da mister Leonardo Menichini per riuscire a centrare l’obiettivo principale della stagione.

Difensore versatile, chi è e dove giocava

Con lui altri nomi noti in quella Lazio, per via del genitore: Etienne Tare, figlio di Igli, e Mattia Peruzzi, figlio di Angelo.

L’interesse principale del giovane Floriani Mussolini, pronipote del Duce e tesserato di una società che ha maturato non poche problematiche con l’ala più politicizzata ed estrema della tifoseria laziale, si limita fino ad ora alla propria carriera calcistica. Scuola, calcio, lavoro sul campo e il sogno di una casacca importante, come quelle indossate da bambino nei video circolati in rete e che rivendica anche in questa intervista.

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Virgilio.it

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