Roma, Svilar: crisi di nervi dopo ko a Como, cosa ha urlato negli spogliatoi
- Postato il 16 dicembre 2024
- Di Virgilio.it
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Lo Svilar furioso. Sono stati attimi molto tesi quelli vissuti al termine della partita Como-Roma, disputata allo stadio Sinigaglia. Già pochi istanti dopo il fischio finale, Mile Svilar, portiere della Roma, ha dato sfogo alla sua frustrazione in ogni modo possibile: prima ha inveito contro i compagni, poi si è recato da solo sotto il settore ospiti per sfogarsi e infine ha raggiunto gli spogliatoi visibilmente irritato e fuori controllo. Cosa è accaduto negli spogliatoi e cosa ha detto Ranieri alla squadra.
- Roma, Svilar: la dedica della compagna preoccupata post Como
- Como-Roma: tifosi giallorossi infuriati e tensioni sugli spalti
- Roma, la rabbia dei Friedkin: rivoluzione in vista
- Ranieri deluso, la Roma verso la zona retrocessione
Roma, Svilar: la dedica della compagna preoccupata post Como
Al termine della gara Como-Roma, la fidanzata di Svilar, June, seguendo il tutto in diretta televisiva, ha pubblicato un messaggio di supporto sui social: “Sei il mio tutto”. Un gesto affettuoso che però non è bastato a tranquillizzarlo.
Quando è uscito dagli spogliatoi, con il volto scuro, il cappello calato in testa e il telefono in mano, Svilar non ha rivolto parola a nessuno, ignorando persino i complimenti di alcuni membri dello staff del Como. È stato il gesto di Hummels, che gli si è avvicinato per dargli una pacca sulla spalla e scambiare qualche parola, a calmarlo leggermente.
Como-Roma: tifosi giallorossi infuriati e tensioni sugli spalti
Non si è placata, invece, la rabbia dei tifosi giallorossi presenti sugli spalti del Sinigaglia. Nonostante la trasferta fosse vietata ai residenti del Lazio, il settore ospiti era gremito e, anche in tribuna coperta, molti romanisti erano presenti.
Alla fine del match, alcuni sostenitori si sono avvicinati alle scalette degli spogliatoi, insultando i giocatori per la prestazione deludente. Nessuno dei calciatori ha risposto, preferendo rientrare in silenzio con la testa bassa, ma il loro malcontento è stato percepito chiaramente.
Nel frattempo, due tifosi, uno del Como e uno della Roma, sono stati sottoposti a Daspo per un anno. Un giovane svizzero diciannovenne, residente a Biasca nel Canton Ticino, è stato fermato dopo aver scavalcato la recinzione del settore distinti e aver invaso il campo. Bloccato immediatamente dagli addetti alla sicurezza e identificato dalla polizia, è stato accompagnato in Questura, dove gli è stato notificato il provvedimento.
Un altro episodio ha coinvolto un ventiquattrenne romano, domiciliato all’estero, che è stato sorpreso a lanciare un accendino contro il pullman della Roma all’esterno dello stadio. Anche per lui è scattato il Daspo.
Roma, la rabbia dei Friedkin: rivoluzione in vista
Secondo quanto riferisce il CdS, la proprietà della Roma dei Friedkin è furiosa per la prestazione della squadra: ritengono inaccettabile l’atteggiamento dei giocatori, soprattutto alla luce degli investimenti fatti e dei cambiamenti tecnici già apportati in stagione.
Nonostante ciò, l’appoggio a Claudio Ranieri resta totale dai Friedkin. Tuttavia, con il mercato di gennaio alle porte, è già chiaro che diversi calciatori potrebbero lasciare la squadra: “Alcuni non possiedono la mentalità richiesta dalla Roma”, è il messaggio lanciato dalla dirigenza.
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Ranieri deluso, la Roma verso la zona retrocessione
Anche Claudio Ranieri, terzo allenatore della stagione, non ha nascosto la sua amarezza post Como (l’ottava in campionato che spinge nuovamente la Roma a ridosso della zona retrocessione). Il bilancio di Ranieri, fatto di 3 punti in 4 partite, è identico a quello del suo predecessore.
Ranieri ha analizzato la partita con lucidità: “Dobbiamo reagire. Sono convinto che ci rifaremo. Queste sconfitte devono servirci da lezione. Il Como ha dimostrato più voglia di vincere e ci è riuscito con merito”.
Il tecnico ha poi anche sottolineato come l’atteggiamento della squadra nel secondo tempo sia stato completamente sbagliato: “Avevo avvertito chi entrava: occhio, la partita è cambiata, dobbiamo abbandonare il fioretto e usare la sciabola. Ma purtroppo arrivavamo sempre secondi sui palloni, eravamo poco concentrati. E nel calcio i dettagli fanno la differenza”.