Roger Federer è diventato miliardario
- Postato il 22 agosto 2025
- Money
- Di Forbes Italia
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Nel 2019, Roger Federer si trovava sul campo centrale di Basilea, in Svizzera, con coriandoli dorati che cadevano dall’alto e lacrime che gli rigavano il volto. L’emozione era naturale dopo una vittoria in due set nella finale del torneo di casa, lo Swiss Indoors, dove da ragazzino aveva lavorato come raccattapalle. Ma sembrava anche riflettere la crescente consapevolezza che, a 38 anni, non avrebbe avuto molte altre occasioni simili come tennista professionista.
Federer diventa miliardario
In effetti, quel trofeo si rivelò l’ultimo che Federer avrebbe mai sollevato, con gli infortuni che limitarono pesantemente i suoi ultimi tre anni nel circuito ATP prima del ritiro definitivo nel settembre 2022. Ma anche se Federer, oggi 44enne, non aggiunse altri trofei a una collezione che comprendeva già 20 titoli del Grande Slam e due medaglie olimpiche, rimase il tennista più pagato fino alla fine della carriera — e anche dopo il ritiro. Oggi, Forbes stima che Federer sia miliardario, con un patrimonio netto di 1,1 miliardi di dollari, grazie in parte alla sua consistente quota di minoranza nel marchio svizzero quotato in Borsa di scarpe e abbigliamento On.
Federer — il cui padre, proveniente da una famiglia svizzera di rilievo, e la cui madre, cresciuta in Sudafrica, lavoravano entrambi per un’azienda farmaceutica — iniziò a giocare a tennis a 3 anni. Divenne presto il numero uno mondiale a livello junior e, dopo il passaggio al professionismo nel 1998, fece il salto di qualità nel 2003 vincendo Wimbledon. Nei suoi 24 anni di carriera nell’ATP Tour, Federer trascorse 310 settimane al vertice del ranking mondiale di singolare maschile e conquistò 103 tornei, incassando quasi 131 milioni di dollari in premi. Il terzo miglior risultato nella storia del tennis, dietro solo ai rivali Novak Djokovic (189 milioni) e Rafael Nadal (135 milioni).
Il successo fuori dal campo
Fu però fuori dal campo che Federer ebbe ancora più successo, guadagnando circa 1 miliardo di dollari (al lordo di tasse e commissioni agli agenti) da sponsor, apparizioni ed altre attività commerciali durante la carriera, più del doppio di quanto incassato da Djokovic o Nadal, secondo le stime di Forbes. Con un portafoglio di sponsor senza paragoni — alcuni legati a lui da oltre un decennio — Federer è stato il tennista più pagato del mondo per 16 anni consecutivi e nel 2020 guidò tutti gli sportivi a livello globale con un guadagno stimato di 106,3 milioni di dollari al lordo delle imposte.
Federer è uno dei soli sette atleti ad aver superato il miliardo di dollari di guadagni complessivi (al lordo delle tasse) mentre era ancora attivo, insieme a LeBron James dei Los Angeles Lakers, ai golfisti Tiger Woods e Phil Mickelson, ai calciatori Cristiano Ronaldo e Lionel Messi e al pugile Floyd Mayweather.
Ora, da miliardario, Federer entra in un gruppo altrettanto esclusivo, diventando il settimo atleta di alto livello a far parte del “club delle tre virgole”. Il primo fu un altro tennista, Ion Țiriac, vincitore del doppio maschile al Roland Garros 1970 e anche giocatore di hockey per la Romania alle Olimpiadi invernali del 1964. Dopo la caduta del comunismo, Țiriac iniziò a investire ed entrò nella lista dei miliardari nel 2007, con un patrimonio stimato di 2,3 miliardi di dollari, grazie a interessi in immobili, concessionarie di auto e servizi finanziari.
A seguirlo, nel 2014, fu la leggenda del basket Michael Jordan — oggi stimato a 3,8 miliardi di dollari — e poi l’ex stella dei Lakers Magic Johnson (1,5 miliardi) e l’ex giocatore dei Milwaukee Bucks Junior Bridgeman, che alla sua morte, lo scorso marzo, aveva accumulato una fortuna da 1,4 miliardi. James (1,2 miliardi) e Woods (1,3 miliardi) sono gli unici ad aver raggiunto lo status di miliardari mentre ancora gareggiavano.
Federer, la forza degli sponsor
Il successo commerciale di Federer parte dal suo appeal di marketing. Un accurato portafoglio di sponsor — da Lindt a Mercedes-Benz, da Rolex a Moët & Chandon — lo rese sinonimo di lusso, perfettamente in linea con il suo elegante stile di gioco e la sua immagine impeccabile.
“Tra il suo carattere e la sua simpatia, questo conta molto”, spiega Lisa Delpy Neirotti, direttrice del programma di sport management alla George Washington University. “Puoi essere un grande atleta in campo, ma non tutti piacciono al pubblico. Lui è affascinante, di bell’aspetto, molto educato, sofisticato, e i suoi brand riflettono tutto ciò”.
Federer sfruttò questo fascino nel 2018, quando lasciò Nike — che gli aveva pagato circa 150 milioni di dollari in vent’anni — per firmare un accordo di abbigliamento con il marchio giapponese Uniqlo, del valore di 300 milioni di dollari in dieci anni. E poiché Uniqlo non produce scarpe da tennis — lasciando libero un settore che Nike invece avrebbe escluso per clausola di esclusività — Federer poté cogliere un’opportunità ancora più redditizia con la svizzera On, con sede a Zurigo.
Federer scoprì l’azienda quando sua moglie iniziò a indossarne le scarpe e presto contattò i fondatori David Allemann, Olivier Bernhard e Caspar Coppetti. Nel 2019 entrò nel capitale dell’azienda emergente, allora focalizzata sulle scarpe da running.
Non si accontentò di un ruolo da investitore passivo, accettando di collaborare allo sviluppo di una scarpa da tennis e di una linea lifestyle. La scommessa si rivelò vincente in soli due anni: On si quotò al New York Stock Exchange nel 2021, con Federer che deteneva circa il 3%. Oggi l’azienda vale quasi 15 miliardi di dollari e le azioni sono salite dell’86% rispetto al prezzo di Ipo, rendendo la sua quota superiore a 375 milioni di dollari.
“Roger è stato l’acceleratore”, dichiarò Marc Maurer, allora co-ceo di On, a Forbes nel 2023. “Volevamo aprire la strada e avevamo chiaro che il tennis fosse lo sport successivo. Siamo stati fortunati che Roger abbia intrapreso questa missione con noi”.
Gli altri investimenti
Federer ha ottenuto ottimi ritorni anche da altri investimenti. Nel 2013 cofondò la società di management Team8 con il suo storico agente Tony Godsick e, quattro anni dopo, crearono insieme la Laver Cup, torneo annuale a squadre che contrappone sei tennisti europei ad altrettanti del resto del mondo. L’evento, oggi parte ufficiale del circuito ATP e capace di attrarre costantemente grandi campioni, è stato sempre redditizio (tranne nel 2023, quando furono effettuati investimenti infrastrutturali), secondo Sports Business Journal. L’edizione di quest’anno, in programma a settembre a San Francisco, dovrebbe superare i 20 milioni di dollari di ricavi da sponsor e biglietti/hospitality.
Federer potrebbe presto avere un altro colpo vincente. Nel 2021 partecipò a un round di Serie D da 235 milioni di dollari per NotCo, azienda cilena che sviluppa alimenti plant-based. L’operazione, che vide la partecipazione di altri investitori celebri come il pilota di Formula 1 Lewis Hamilton e il batterista dei Roots Questlove, valutò la startup 1,5 miliardi di dollari. L’anno seguente, NotCo raccolse altri 70 milioni mentre lanciava una divisione B2B per concedere in licenza i suoi strumenti di intelligenza artificiale ad altri produttori alimentari.
Ma Federer può permettersi di attendere con calma i frutti dei suoi investimenti, continuando a collaborare con oltre una dozzina di partner dai tempi in cui giocava, tra cui l’operatore di jet privati NetJets, il marchio di occhiali Oliver Peoples e la banca UBS (che nel 2023 ha acquisito il suo sponsor Credit Suisse). Tra i suoi punti di forza per gli inserzionisti, Federer rimane più popolare di quasi tutti i colleghi tennisti, con 43,5 milioni di follower tra Facebook, Instagram e X (ex Twitter), secondo solo ai 51,6 milioni di Rafael Nadal, secondo l’agenzia di marketing Two Circles. Inoltre, Federer ha registrato un tasso di engagement del 2,3% sulle sue piattaforme social negli ultimi tre anni, quasi il doppio di Djokovic (1,2%) e più di quattro volte Nadal (0,5%).
“Penso che durerà”, afferma la professoressa Delpy Neirotti della George Washington University, riferendosi al valore di Federer come uomo immagine. “Credo che sarà in grado di mantenerlo nel tempo”.
L’articolo Roger Federer è diventato miliardario è tratto da Forbes Italia.