Rocío Muñoz Morales, il ritorno in pubblico a Venezia dopo lo scandalo Bova: «Sto bene, non si vede?»
- Postato il 1 settembre 2025
- Di Panorama
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Alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia Rocío Muñoz Morales ha riconquistato la scena con il suo stile impeccabile e il sorriso che da sempre la contraddistingue. Sul palco della Terrazza Campari, l’attrice spagnola ha ricevuto il Filming Italy Venice Award per il suo lavoro a teatro nell’ultima stagione, consegnato dalle mani di Tiziana Rocca, ideatrice della rassegna collaterale. Un riconoscimento che illumina la sua carriera artistica ma che, inevitabilmente, si intreccia con la dimensione privata, segnata negli ultimi mesi da un’onda mediatica che ha travolto la vita della coppia che forma con Raoul Bova, padre delle sue due figlie.
Dietro la compostezza, Rocío non nasconde la volontà di mostrarsi forte e centrata. «Sto bene, sono serena, sono tranquilla. Perché, non si vede?» ha detto all’Adnkronos al termine della conferenza stampa, accennando a un equilibrio riconquistato. Una stabilità che lei stessa attribuisce al teatro: «Il teatro mi ha consentito di vivere una realtà più bella di quella che stavo vivendo io».
Parole misurate, che non entrano mai nel merito dello scandalo che l’ha investita, ma che lasciano intravedere la solidità di una donna capace di trasformare la fragilità in risorsa. «Mi sono convinta che bellezza e giustizia non vadano mai separate. Quando ti senti più fragile scopri di avere una forza incredibile, una forza che non credevi di avere. Sono una donna coraggiosa» ha aggiunto davanti ai giornalisti. Un messaggio che suona come una risposta indiretta al clamore degli ultimi mesi.
Lo scandalo Bova
La tempesta mediatica che ha investito Raoul Bova è cominciata con un messaggio anonimo recapitato all’attore, contenente l’avvertimento dell’esistenza di presunti audio compromettenti riguardanti conversazioni con la modella e influencer 23enne Martina Ceretti. Quella che inizialmente sembrava una voce di gossip ha assunto contorni più gravi il 21 luglio, quando gli audio sono stati diffusi da Fabrizio Corona nel podcast Falsissimo. Da lì l’intervento della Procura di Roma, che ha aperto un’inchiesta per tentata estorsione, trasformando l’episodio in un caso giudiziario a tutti gli effetti.
Rocío Muñoz Morales ha scelto il silenzio, evitando di alimentare il dibattito pubblico. Il suo ritorno a Venezia, suggellato da un premio che celebra il suo talento, diventa così la sua personale dichiarazione: guardare avanti, con dignità e determinazione, senza lasciare che il clamore mediatico oscuri il percorso artistico e umano che la rende, oggi più che mai, una donna in equilibrio con sé stessa.