Roberto Benigni e "l'assalto sessuale" a Raffaella Carrà: "E il giorno dopo...", tutta la verità
- Postato il 17 gennaio 2025
- Di Libero Quotidiano
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Roberto Benigni e "l'assalto sessuale" a Raffaella Carrà: "E il giorno dopo...", tutta la verità
A poche settimane dal Festival di Sanremo 2025, targato Carlo Conti (bis) dopo la fortunatissima era Amadeus, è Mario Maffucci, storico dirigente Rai a ripercorrere l'epopea dell'Ariston d cui è stato anche direttore artistico dal 1996 al 2000, dopo averlo seguito in prima persona dal 1982. E lo fa a 85 anni, in un appassionante libro-memoir vergato insieme ad Andrea Scarpa (Samurai. Le avventure di un Forrest Gump della tv dietro le quinte del potere, Edizioni Fuoriscena) e in un'altrettanto gustosa intervista al Corriere della Sera.
Maffucci ricorda la conduzione irrituale di Raimondo Vianello, che volle "la bella e la brutta". La prima era la supertop Eva Herzigova ("Era pazzo di lei"), la seconda Veronica Pivetti che tenuta all'oscuro del ruolo, prima della diretta ebbe una crisi di nervi. Il Festival, si sa, è la kermesse degli imprevisti e dei colpi di scena. Dove tutto sembra organizzato a puntino per andare storto. Nel 2000, per esempio, "accanto a Fabio Fazio ci voleva un personaggio internazionale. Proposi Luciano Pavarotti. Amava Sanremo, accettò subito".
Piccolo problema: "Si mise di mezzo Nicoletta Mantovani, che gli impedì di cantare sul palco, per non bruciare il Pavarotti & Friends di giugno. 'Faccio come dice lei'. Così Luciano fu soltanto un valletto. Un disastro", ricorda ancora Maffucci con una punta d'amarezza, lui che era grande amico del re dei tenori ("Ogni tanto mi telefonava di notte, dall'estero. E attaccava Nessun dorma . Poi scoppiava in una risata fragorosa".
Scandali su scandali, ma il top, forse la madre di tutte le polemiche in Rai, fu "l'assalto sessuale" di Roberto Benigni a Raffaella Carrà nel 1991, a Fantastico 12. Il seguitissimo show del sabato sera in diretta su Rai 1. "Il giorno dopo mi chiamò il dg Pasquarelli. 'Si rende conto? Come è stato possibile?' - se la ride ancora Maffucci - 'Sa, i comici sono come i bambini, dicono e fanno quello che gli viene in mente'. Si arrabbiò ancora di più. Io invece ero contentissimo: avevo visto gli ascolti".
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